mercoledì 30 gennaio 2013
martedì 29 gennaio 2013
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Gruppo Famiglie Carmelitane e gli Amici del Carmel...
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Gruppo Famiglie Carmelitane e gli Amici del Carmel...: Roma, 21 gennaio 2.013 Carissimi Fratelli e Sorellenel Carmelo Teresiano, La grazia dello Spirito diverità e di comun...
Gruppo Famiglie Carmelitane e gli Amici del Carmelo di S.Silvestro
Roma, 21 gennaio 2.013
Il prossimo 16 giugno 2013 si compiranno 10 anni dall’approvazione
delle Costituzioni dell’OCDS da parte della Congregazione per gli Istituti di
Vita Consacrata.
Questo decennio ha portato dei frutti nelle
Comunità e Provincie del Carmelo Secolare. Come legislazione, abbiamo l’Assistenza pastorale al Carmelo Secolare
(1996) e la Ratio Institutionis per l’OCDS
(2009). In tante Provincie sono stati elaborati gli Statuti Particolari e il Programma
di formazione. Altre iniziative sono state portate avanti, come Congressi
nazionali, provinciali o regionali, che sono iniziative valide e importanti per
lo scambio fraterno di esperienze e la ricerca comune di mezzi per affrontare
le sfide dei nostri tempi. D’altra parte, in altre realtà si stanno ancora
organizzando. Oltre a queste iniziative, rimane il compito di vivere l’orazione
che porta alla trasformazione della vita, la buona qualità della formazione e
delle relazioni fraterne nelle Comunità, la cura delle nuove
vocazioni per il rinnovamento delle Comunità, nonché il collaborare attivamente
all’evangelizzazione del mondo dove ognuno vive, secondo i particolari talenti
ricevuti.
Per tutti noi e come meta perenne, è bene avere un
giusto equilibrio nell’autonomia e collaborazione tra i frati e i laici, come
afferma l’Introduzione al documento Assistenza
pastorale all’Ordine Secolare: “Ci sono eccessi che possono deformare
l’autonomia dell’Ordine secolare: indipendenza eccessiva o dipendenza eccessiva
da parte dei secolari, e da parte dei religiosi: la mancanza di interesse o
volontà di controllo. In queste condizioni si verifica l’impossibilità di
collaborazione sotto la direzione dei superiori legittimi dell’Ordine, come è
scritto nelle Costituzioni”.
Le Costituzioni dell’OCDS del 2003 avvertono la
mancanza di un capitolo sulla Comunità. Questo già fu rilevato da molti di voi,
sia per il fatto dell’importanza della comunità nella vita e dottrina di S.
Teresa, sia per la natura stessa della Chiesa in quanto popolo adunato nel nome
della Trinità. Per questo il Definitorio Generale nel suo raduno di Dicembre
del 2012 (cf. Lettera del Definitorio n. 15 )
ha chiesto di inserire un nuovo capitolo sulla Comunità nelle
Costituzioni del 2003 e un paragrafo su
s. Giuseppe (31-a e ciò che è sottolineato nel 58-j). Il nuovo Capitolo verrà inserito dopo l’attuale terzo capitolo
e porta il n. III.A (con i paragrafi 24-a, b, c, d, e).
La numerazione dei paragrafi prende l’ultimo
numero del cap. 3, aumentando di una lettera; questo aiuterà a inserire un
foglio nelle edizioni già fatte e a fare delle citazioni senza confondere con
i numeri dei paragrafi già esistenti. Il
testo proposto come base è alla fine: La
comunità del Carmelo secolare.
Però, prima di presentare un testo nuovo al
Definitorio nel raduno di settembre 2013,
chiederei la vostra gentile collaborazione, della quale vi ringrazio in
anticipo:
1. Le Comunità
studieranno e rifletteranno su questi paragrafi fino al mese di maggio 2013,
proponendo eventuali modifiche o aggiunte che dovranno essere inviate al
Consiglio Provinciale OCDS. Nel
caso non ci fosse il Consiglio Provinciale, inviare all’e-mail
scritto sotto.
2. Il Consiglio
Provinciale farà una sintesi con le proposte o aggiunte al testo da parte
delle Comunità e invierà alla Segretaria dell’OCDS entro il 30 giugno 2013. Saranno prese in considerazione quelle
arrivate fino a questa data,
all’e-mail: ocd4ocds@gmail.com.
3. Verrà fatta una nuova sintesi per essere
presentata al Definitorio a Settembre.
In questa occasione, vi ringrazio per l’invio dei
dati statistici delle vostre Provincie e Comunità. Come informazione, a partire
dai dati inviati e di quelli del 2003, le Comunità OCDS erette canonicamente
sono un totale di circa 1.506 e più 227 in formazione, con un totale di 24.492
membri con promesse definitive e temporanee, sparsi in circa 74 nazioni. Un
grazie anche per la
collaborazione economica dei Consigli provinciali alla Segreteria dell’OCDS;
ricordo che, secondo le leggi dell’Unione Europea, in futuro gli assegni
bancari devono essere intestati con il nome di “Casa Generalizia dei P.
Carmelitani Scalzi”. Il Signore vi benedica e ricompensi.
Concludendo, esprimo la mia gratitudine ai
Consigli delle Comunità e ai Provinciali, ai PP. Provinciali OCD e ai loro
Delegati e Assistenti per i contributi a questo nuovo capitolo sulla
Comunità.
Chiedo alla Vergine e Madre del Carmelo di
intercedere il Signore finché ci guidi, quale Stella della nuova
evangelizzazione a una comunione vera e fraterna tra di noi, finché arriviamo
alla comunione totale con la Trinità.
Vi saluto cordialmente nel Signore,
Fr. Alzinir
Francisco Debastiani OCD
………………………………………………………………………………………………………………………………
(III –A)
LA COMUNITÀ DEL CARMELO SECOLARE
24- a) La Chiesa in quanto mistero di
comunione, è un “un popolo adunato dall'unità del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"[1];
è famiglia di Dio. All'interno di questo mistero, nelle varie vocazioni, “si rivela l'«identità»
dei fedeli laici, la loro originale dignità”[2].
Inoltre, “la
rivelazione in Cristo del mistero di Dio come Amore trinitario è insieme la
rivelazione della vocazione della persona umana all'amore”[3]. La
persona umana, per la sua natura spirituale, si realizza nelle
relazioni interpersonali. Più a vive in modo autentico, più matura anche la
propria identità personale, nell’essere in relazione con gli altri e con Dio[4].
Perciò, le comunità dell’Ordine Secolare, in quanto portatrici
del carisma del Carmelo Teresiano, sono
dei luoghi per vivere la comunione e promuovere l’incontro personale e
comunitario con Cristo, che si fa presente dove due o tre si radunano in suo
nome (cf. Mt 18,20) e vi cercano di vivere il comandamento dell’amore (Gv
13,34) e le virtù cristiane (cf.: Col 3, 12-17; Fil 2,1-5).
24 - b) S. Teresa di Gesù, consapevole
dell’importanza dei rapporti di amicizia nella ricerca di Dio[5],
propone “un ideale di vita comunitaria
configurato da tre fattori: una comunità che è anzitutto il «collegio di
Cristo»[6],
sul modello della Chiesa primitiva, perché Egli è presente in mezzo alla
comunità[7];
una comunità che vive le esigenze dell’uguaglianza e dell’amore vero[8] e
dove tutto è diretto da uno stile evangelico di amore effettivo, gratuito,
disinteressato[9];
una comunità segnata dall’umanesimo: la cultura, le virtù umane, la soavità, la
prudenza e la discrezione; la
semplicità, l’affabilità e l’allegria”[10]. Da
parte sua, S. Giovanni della Croce dà dei precisi orientamenti per vivere in
comunità, soprattutto a partire dall’ effetto purificante e unificante delle
virtù teologali, in particolare l’amore attivo verso gli altri: “Dove non v’è
amore, metta amore e ne ricaverà amore”, secondo il modo di operare del
Signore, che ci ama e ci rende capace di amare[11].
24 – c) La comunità locale dell’Ordine Secolare è un segno visibile della Chiesa[12].
Il fedele cristiano viene inserito nella comunità secolare con la promessa
fatta alla comunità davanti al Superiore dell’Ordine o al suo Delegato[13].
Perciò, ogni membro del Carmelo secolare
è chiamato ad impegnarsi personalmente a vivere in comunione con la Chiesa, con
l’Ordine, con la Provincia e soprattutto con quelli che gli sono accanto,
amandoli e stimolandoli nella pratica
delle virtù[14]. Per questo occorre la partecipazione assidua ed attiva alla vita e agli
incontri della comunità; le assenze sono ammesse solo per gravi motivi.
24- d) Le comunità sono chiamate ad essere luoghi dove la
“spiritualità della comunione”[15]
svolge un ruolo educativo. In quanto formatrici[16]
dei loro membri, puntano chiaramente ad essere comunità oranti e fraterne, alimentate nell’Eucaristia, secondo
lo stile laicale fatto di raduni periodici. Così educano i membri alla fraternità e carità vicendevole
e collaborano attivamente
all’evangelizzazione e missione della Chiesa e dell’Ordine in mezzo al mondo
con la loro testimonianza, “perché la comunione è missionaria e la missione è
per la comunione"[17]. In questo è di grande importanza l’autorità nella comunità:
un servizio umile e di amore ai suoi membri (Cf. Mt 20,28; Mc 10,43-45; Gv 13,14), che aiuta a creare una convivenza familiare, spinge al
dialogo, al perdono e alla riconciliazione. La preghiera vicendevole degli uni per gli altri, la sollecitudine per
gli ammalati e gli anziani, i suffragi per i defunti sono alcuni altri segni
concreti di fraternità.
Inoltre, i diritti dei singoli membri devono essere salvaguardati e rispettati
secondo le leggi della Chiesa; nello stesso modo i membri devono assolvere
fedelmente i propri doveri verso la comunità. D’altra parte, nessuna insistenza
eccessiva e ostinata sui propri diritti individuali può aver luogo in una
comunità che ricerca devotamente Dio.
24 –e) I nostri santi
fondatori, Santa Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce hanno fatto l’esperienza
di vivere in comunità numerose. Tutti e due offrono orientamenti per vivere la
vita fraterna in comunità più piccole. In queste è possibile stabilire un vero
e profondo rapporto di amicizia umana e spirituale, di appoggio mutuo tra i
membri nella comune ricerca di Dio. S. Teresa di Gesù insiste sull’importanza dell’aiuto degli altri nella vita spirituale: la carità
cresce nel dialogare con l’altro[18],
o anche nell’ “avanzare proposte circa il possibile emendamento” e
compiacimento di Dio, nella conoscenza di sé, quando viene fatto “con amore”
puntando al “profitto”[19] del
fratello o della sorella. Questo è possibile quando c’è fiducia e conoscenza reciproca tra i membri
della comunità, che sono il fondamento di una condivisione spontanea della vita
spirituale[20]. Per questo, quando una comunità è troppo numerosa, e ci sono le
condizioni per dividerla e formarne un’altra, questo deve essere fatto, con il
consenso del Consiglio della Comunità e del Provinciale o del suo Delegato, ascoltato
il parere dell'Assistente.
………………………………………..
31- a) Per il Carmelitano
secolare l’amore alla Regina e Madre del Carmelo è inseparabile dalla devozione
al suo sposo San Giuseppe, che il divino disegno associò al mistero dell’Incarnazione
di suo Figlio Gesù Cristo. Sull’esempio di S. Teresa[21] il
secolare trova in S. Giuseppe un modello per una vita in adorazione e comunione
con Gesù uomo[22],
un maestro di preghiera[23],
esempio di disponibilità alla volontà di Dio e di cura della famiglia. In
comunione con la Chiesa e con la tradizione dell’Ordine, di cui egli è Padre e
Signore, il secolare trova in San Giuseppe un protettore incomparabile a cui
affidare le speranze, le fatiche e i lavori di ogni giorno[24].
…………………………………………..
58 – j) le pratiche di mortificazione e le espressioni di
devozione a Maria Santissima, a San Giuseppe e ai Santi dell’Ordine.
[1] Concilio Vaticano II, Lumen Gentium, n. 4; cf. Giovanni Paolo II, Christefidelis Laici, 19.
[2] Giovanni Paolo
II, Christefidelis Laici, 8.
[3] Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, Compendio della dottrina sociale della
Chiesa, n. 34.
[4] Cf.: Benedetto XVI, Caritas
in veritate n. 54. Cf:. n. 34.
[5] Cf. S. Teresa di Gesù, Vita 15,5; 23,4.
[6] S. Teresa di Gesù, Camino di perfezione (Escorial), 20,11.
[7] Cf. S. Teresa di Gesù, Vita 32,11; Camino di
perfezione (Valladolid = CV) 17,7; 1,5; 3,1)
[8] Cf. S. Teresa di Gesù, Camino di perfezione (V) 4,7; 7,9.
[9] S. Teresa, CV 4,11; 6-7;
5 Mansioni 3,7-12
[10] Cf. S. Teresa, CV 41, 7-8; Vita
Consecrata, 42; Novo millenio ineunte, 43. 90º Capitolo Generale OCD, Per Voi sono nata, Fatima, 2009, n. 30.
[11] Lettera a M. Maria dell’Incarnazione, 6 luglio 1591;
cf.: Lettera 30, a una religiosa di
Segovia.
[12] Cf. Costituzioni OCDS, 40.
[13] Cf. Costituzioni OCDS, 12.
[14] Cf.: S. Teresa, Castello
Interiore, 7 Mansioni, 4,14-15.
[15] Giovanni Paolo II, Novo
millennio ineunte, n. 43 (2001).
[16] Cf.: Ratio
Institutionis OCDS, 24-29.
[17] CL 32; Cf. Benedetto XVI, Deus caritas est, 20.
[18] Nel Libro della Vita 7,22 Teresa
scrive: “Perché oggi si
serve Dio in modo così superficiale che è necessario che coloro che lo servono
si aiutino a vicenda per progredire… è necessario procurarsi compagnia per
difendersi… La carità, inoltre, cresce in virtù di questa comunicazione, e ci
sono ancora innumerevoli beni che non oserei menzionare, se non avessi una
grande esperienza dell’importanza che è in essi”.
[19] Cf.: S. Teresa di Gesù, Vita 16,7
[20] Cf. Costituzioni OCDS, 18)
[21] Cf. S. Teresa di Gesù, Vita 6,6-8; 33,12.
[22] Cf.: Giovanni Paolo II, Redemptoris Custos, 25 (15.08.1989).
[23] Cf.: S. Teresa di Gesù, Vita 6,8.
[24] Giovanni Paolo II, Redemptoris
Custos, 24: “San Giuseppe è la prova che per
essere buoni ed autentici seguaci di Cristo non occorrono «grandi cose», ma si
richiedono solo virtù comuni, umane, semplici, ma vere ed autentiche” (cit. di Paolo VI).
lunedì 28 gennaio 2013
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Bagnasco La politica non può essere una via indeco...
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Bagnasco La politica non può essere una via indeco...: Bagnasco La politica non può essere una via indecorosa per l'arricchimento Un popolo che merita una politica buona IL TESTO DELLA ...
sabato 26 gennaio 2013
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Bagnasco: più attenzione alla famiglia nel dibatti...
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Bagnasco: più attenzione alla famiglia nel dibatti...: Bagnasco: più attenzione alla famiglia nel dibattito elettorale
mercoledì 23 gennaio 2013
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Don Dario Viganò nuovo direttore del Centro televi...
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Don Dario Viganò nuovo direttore del Centro televi...: Don Dario Viganò nuovo direttore del Centro televisivo vaticano
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: roma.cervantes.es_Anima mundi di Omar Olano
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: roma.cervantes.es_Anima mundi di Omar Olano: Omar Olano La transverberazione di santa Teresa d'Ávila L’Instituto Cervantes in Roma di via di Villa Albani e l’Ambasciata del...
roma.cervantes.es_Anima mundi di Omar Olano
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Gebel_La_croce_carmelitana Gebel
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Gebel_La_croce_carmelitana Gebel: La croce carmelitana Gebel , dall'ebraico monte è una preziosa ed originale interpretazione dell'antico stemma dell'Ordine del Carmelo...
lunedì 21 gennaio 2013
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: meditazionecristiana
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: meditazionecristiana: Gruppo Famiglie Carmelitane e gli Amici del Carmelo di S.Silvestro si incontrano ogni ultima domenica del mese presso il Convento...
meditazionecristiana
si incontrano ogni ultima domenica del mese presso il Convento di S.Silvestro in Montecompatri!!! ;-)
ORE 10.00 - Accoglienza
ORE 10.30 - Catechesi e condivisione
ORE 12.30 - Agape fraterna (ognuno porta qualcosa da condividere!).ORE 16.30 - S.Messa
ORE 17.15 - Adorazione Eucaristica con preghera per i malati.
sabato 19 gennaio 2013
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Papa: matrimonio espressione dell'alleanza tra uom...
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Papa: matrimonio espressione dell'alleanza tra uom...: Papa: matrimonio espressione dell'alleanza tra uomo e donna
lunedì 14 gennaio 2013
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: matrimoniogay
Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: matrimoniogay: La Francia in piazza contro il matrimonio gay
sabato 12 gennaio 2013
Ask Me PreguntaMe Chiedi a Me
Ask Me! PreguntaMe! Chiedi a Me! E ADESSO A CHI LO DICO QUANDO NON C'E' PIU' NESSUNO A CUI DIRE LA NOSTRA PENA La parola di Dio è capace di aiutare ogni persona ad interpretare ogni aspetto della sua vita. Ogni cosa e ogni avvenimento può e deve essere interpretato alla luce della rivelazione di Cristo. Amicizia, amore, lavoro e salute cambiano significato se sono interpretati alla luce del suo amore. MESSA D'INTERCESSIONE PER I MALATI E PER I SOFFERENTI NEL CORPO E NELLO SPIRITO CON MARIA REGINA DELLA PACE Per informazioni: Enrico Pallocca OCDS
venerdì 4 gennaio 2013
La_Locanda_dei_Girasoli
La locanda dei girasoli è un accogliente ristorante situato in via dei Sulpici nell’antico quartiere del Quadraro, gestito dalla cooperativa sociale " I Girasoli" che da anni sostiene e collabora con persone affette da Sindrome di Down.
Questo progetto fino ad oggi ha portato alla creazione di posti di lavoro finalizzati, non solo all’integrazione lavorativa ma anche a quella territoriale.
Purtroppo da un mese a questa parte è apparso sulla pagina internet della Locanda questo appello d’aiuto:
" Cari amici siamo davvero in grosse difficoltà; la crisi ci sta investendo con tutta la sua forza; investe noi e il progetto in cui crediamo da anni.
Purtroppo siamo davvero ad un passo dal punto di non ritorno e quindi VI CHIEDIAMO UN SFORZO per fare in modo che i nostri ragazzi possano continuare a lavorare e non perdere un grosso spazio di vita e integrazione che la "Locanda dei Girasoli" rappresenta."
In molti in questi giorni hanno risposto calorosamente a questo appello lanciato dai ragazzi della Locanda, ed anche noi abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e creare questo grande evento.
"LA NOTTE DEI GIRASOLI" è un idea che nasce da Simone Cortellessa, giovanissimo presidente del comitato di quartiere Quarto Miglio che dopo aver letto l’appello di aiuto decide di darsi da fare per dar vita a uno spettacolo di beneficenza, i cui proventi verranno interamente devoluti alla "Locanda dei Girasoli".
Grazie all’aiuto della associazione "La Fenice" riescono ad organizzare un cast mozzafiato di Musicisti, Cabarettisti e Attori Teatrali che vi aspettano il 7 gennaio 2013 per passare una splendida serata insieme all’insegna della solidarietà e dell’amicizia.
La serata si aprirà con Manolo Fidanza comico d’eccezione ci divertirà con i suoi sketch.
Patrizia Masi e la sua splendida compagnia teatrale "BOLERO" colorerà la notte dei Girasoli mettendo in scena il loro nuovo spettacolo "CERTE NOTTI NON ACCACONO MAI…"
Subito dopo due miti della comicità romana "I SEQUESTRATTORI" sbarcheranno da Zelig qui a Roma per farci scompisciare con il loro repertorio.
Ultimi ma solo in scaletta i "Dromspel" giovane gruppo post/rock che da un anno sta conquistando il consenso dei giovani romani con il loro sound unico ed inimitabile, in attesa della prossima uscita del loro primo disco, apriranno con la data di Roma il loro tour invernale che li vedrà esibirsi in varie città della nazione.
Questo è il regalo di Natale che il pool organizzativo ha voluto regalare a questi ragazzi. L’intento, "ci spiega Simone" è di far capire ad Anziani, Adulti e Ragazzi che basta veramente poco per aiutare chi è in difficoltà, basta volerlo; questo spettacolo organizzato con il cuore in meno di 30 giorni ne è la conferma.
Spero vivamente di vedervi numerosi il 7 gennaio, perché, divertendoci, ad un costo di 10 € a biglietto, potremo fare del bene a chi ne ha veramente bisogno.
I biglietti possono essere acquistati direttamente al botteghino del teatro Italia in "via Bari 18 – Roma", o in prevendita contattando i seguenti numeri:
380/1206036 – 393/1810997
info@associazionelafenice.it - cortellessa.simone@gmail.com
Questo progetto fino ad oggi ha portato alla creazione di posti di lavoro finalizzati, non solo all’integrazione lavorativa ma anche a quella territoriale.
Purtroppo da un mese a questa parte è apparso sulla pagina internet della Locanda questo appello d’aiuto:
" Cari amici siamo davvero in grosse difficoltà; la crisi ci sta investendo con tutta la sua forza; investe noi e il progetto in cui crediamo da anni.
Purtroppo siamo davvero ad un passo dal punto di non ritorno e quindi VI CHIEDIAMO UN SFORZO per fare in modo che i nostri ragazzi possano continuare a lavorare e non perdere un grosso spazio di vita e integrazione che la "Locanda dei Girasoli" rappresenta."
In molti in questi giorni hanno risposto calorosamente a questo appello lanciato dai ragazzi della Locanda, ed anche noi abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e creare questo grande evento.
"LA NOTTE DEI GIRASOLI" è un idea che nasce da Simone Cortellessa, giovanissimo presidente del comitato di quartiere Quarto Miglio che dopo aver letto l’appello di aiuto decide di darsi da fare per dar vita a uno spettacolo di beneficenza, i cui proventi verranno interamente devoluti alla "Locanda dei Girasoli".
Grazie all’aiuto della associazione "La Fenice" riescono ad organizzare un cast mozzafiato di Musicisti, Cabarettisti e Attori Teatrali che vi aspettano il 7 gennaio 2013 per passare una splendida serata insieme all’insegna della solidarietà e dell’amicizia.
La serata si aprirà con Manolo Fidanza comico d’eccezione ci divertirà con i suoi sketch.
Patrizia Masi e la sua splendida compagnia teatrale "BOLERO" colorerà la notte dei Girasoli mettendo in scena il loro nuovo spettacolo "CERTE NOTTI NON ACCACONO MAI…"
Subito dopo due miti della comicità romana "I SEQUESTRATTORI" sbarcheranno da Zelig qui a Roma per farci scompisciare con il loro repertorio.
Ultimi ma solo in scaletta i "Dromspel" giovane gruppo post/rock che da un anno sta conquistando il consenso dei giovani romani con il loro sound unico ed inimitabile, in attesa della prossima uscita del loro primo disco, apriranno con la data di Roma il loro tour invernale che li vedrà esibirsi in varie città della nazione.
Questo è il regalo di Natale che il pool organizzativo ha voluto regalare a questi ragazzi. L’intento, "ci spiega Simone" è di far capire ad Anziani, Adulti e Ragazzi che basta veramente poco per aiutare chi è in difficoltà, basta volerlo; questo spettacolo organizzato con il cuore in meno di 30 giorni ne è la conferma.
Spero vivamente di vedervi numerosi il 7 gennaio, perché, divertendoci, ad un costo di 10 € a biglietto, potremo fare del bene a chi ne ha veramente bisogno.
I biglietti possono essere acquistati direttamente al botteghino del teatro Italia in "via Bari 18 – Roma", o in prevendita contattando i seguenti numeri:
380/1206036 – 393/1810997
info@associazionelafenice.it - cortellessa.simone@gmail.com
OCD Lettera del Definitorio no. 15
Corso d’Italia, 38
00198 Roma – Italia
+
26 dicembre 2012
Pace a
voi.
Nei giorni
precedenti alle festività natalizie, ci siamo riuniti a Roma come Definitorio
presieduto dal P. N. Generale, Saverio Cannistrà. Desideriamo cominciare questa
lettera augurando che questi giorni siano per tutta la famiglia del Carmelo giorni
di pace e di amore, nei quali, seguendo l’esempio dei Nostri Santi Padri, ci
intratteniamo particolarmente ad adorare e a contemplare grati il grande
Mistero dell’Incarnazione del Verbo. Che Maria e Giuseppe ci insegnino ad
accogliere nelle nostre vite Gesù, Dio fatto uomo per la nostra salvezza.
Nei mesi
trascorsi dall’ultima nostra lettera, tanto il P. Generale come i Definitori,
abbiamo continuato le nostre visite alle differenti Circoscrizioni dell’Ordine.
Incontriamo nei nostri fratelli e sorelle una sincera e fraterna accoglienza e
una disposizione al dialogo che ringraziamo di cuore e che rende facile il
nostro compito. Nelle nostre visite siamo testimoni dell’amore con il quale
spendete le vostre vite al servizio dell’Ordine e della Chiesa, collaborando
nel compito dell’evangelizzazione in molteplici forme, con entusiasmo
apostolico e contemplativo.
Alcune
Circoscrizioni mostrano una grande vitalità, per la gioventù dei loro membri e
per l’abbondanza delle vocazioni. I nostri fratelli dell’Ordine Secolare sono
anch’essi numerosi ed entusiasti in molte zone del mondo. Altre aree, anche se
più invecchiate e con il problema del personale per la scarsità delle
vocazioni, si mostrano anch’esse vive e vi incontriamo frati, monache e
secolari, così come altri membri della famiglia teresiana, che si sforzano di
condividere il carisma e di annunciare Gesù Cristo con quello che sono e che
hanno, nonostante le difficoltà.
Rendiamo grazie
a Dio per tutti voi.
A
ciascuno vogliamo raccomandare, come frutto del dialogo durante questo nostro
incontro, che non trascuriate il lavoro interiore sulle vostre persone,
l’attenzione a voi stessi. Sia perché, pieni di energia, ci vediamo capaci di
tutto e desiderosi di rispondere a qualunque necessità, sia perché, pur
limitati, ci affanniamo per poterci spendere come lo facevamo quando eravamo più
giovani, correndo il rischio di trascurare la nostra formazione permanente, la
quale non riguarda solo l’assimilazione e l’aggiornamento intellettuale e
pastorale (cfr. NA 130), ma soprattutto l’attenzione alla vita spirituale. Lo
esprime molto bene il numero 126 delle nostre Costituzioni: “Allo scopo di
conseguire un continuo rinnovamento e perché possano dare alla Chiesa un
servizio adeguato alle necessità dei tempi, i nostri religiosi, insieme alla
cura assidua della loro vita interiore, perfezionino la loro scienza delle
realtà divine e umane in modo adeguato e continuo. A questo scopo le Province
forniscano i mezzi opportuni. Per raggiungere questo fine in modo efficace, si
abbiano – secondo le decisioni del Consiglio provinciale – periodi di rinnovamento
durante i quali i Religiosi attendono con diligenza ad una più intensa vita di
orazione e al perfezionamento degli studi”.
Certamente,
la vita spirituale non cresce semplicemente per l’attenzione alle forme
esterne, ma per la cura della nostra interiorità in modo integrale, realizzando
un cammino nel quale nulla si da per scontato. La Grazia di Dio diviene feconda
in noi quando ci disponiamo come persone ad accoglierla, curando tutte le
dimensioni del nostro essere, “riflettendo seriamente sulla legge e
sull’obbligo del lavoro apostolico, intellettuale e manuale” (C 31), e
rinnovando “fraternamente e sinceramente lo spirito di orazione” attraverso
vari mezzi, come possono essere “la revisione di vita, le celebrazioni
liturgiche della Parola di Dio, le veglie penitenziali, i ritiri, le lezioni e
le mutue comunicazioni di esperienze pastorali” (NA 31, cf. ib. 32) e gli
esercizi spirituali (Cf. ib. 33).
Nelle nostre
visite abbiamo avuto l’opportunità di incontrare i nostri fratelli carmelitani
non sacerdoti. Per disgrazia, il loro numero si è ridotto negli ultimi anni;
più grave ci sembra però che il loro ruolo e la necessità della loro presenza
fra noi non sia compresa. Come dicono le nostre Costituzioni: “Il nostro Ordine
è formato di religiosi chierici e non chierici, i quali tendono allo stesso
fine, vivono la stessa consacrazione per mezzo della professione dei voti
solenni, partecipano variamente dello stesso carisma” (C 127).
Già dieci
anni fa, il R. P. Camilo Maccise, morto quest’anno, indirizzava una lettera a
tutto l’Ordine nella quale trattava in profondità la realtà dei fratelli laici
nell’Ordine, con il titolo: Verso una
nuova identità. La vocazione e la missione del fratello laico nell’Ordine. Sarebbe
interessante una riflessione nelle conferenze dei Provinciali su questo tema,
prendendo base la lettera citata.
In essa, il
P. Camilo ci ricorda che, come affermava il Concilio Vaticano II e confermava
il Beato Giovanni Paolo II, la vita religiosa laicale è, in se stessa, uno stato completo di professione dei
consigli evangelici. Lo stesso Giovanni Paolo II affermò: “non si può
pensare alla vita religiosa nella Chiesa senza la presenza di questa vocazione
laicale, anche oggi aperta a tanti cristiani che possono consacrarsi in essa nella
sequela di Cristo e al servizio dell’umanità… è
necessario che i religiosi laici prendano coscienza del fatto di essere
responsabili, insieme ai propri fratelli sacerdoti, di tutto ciò che può
favorire la vitalità del proprio Istituto… Vorrei ricordare a tutti i religiosi - laici e sacerdoti – la complementarietà dei
rispettivi cammini in seno alla stessa vita religiosa. Al religioso sacerdote,
impegnato in molteplici attività pastorali, il fratello laico ricorda che la
vita religiosa ha una dimensione comunitaria che non si può dimenticare. Al
fratello, dedicato a umili servizi o a compiti di servizio secolare, il
sacerdote ricorda la dimensione apostolica di quanto sta compiendo” (Verso una nuova…, 11-12).
In
definitiva, non siamo frati per dedicarci all’apostolato o per gestire un
incarico. Sembra come se dicessimo a noi stessi che se non avessimo un ufficio
non avremmo un’identità; e questo non è vero. Quando il lavoro apostolico
visibile si impone sugli altri aspetti della vita fraterna, che ha un enorme
valore apostolico, sebbene nascosto, e trascuriamo le relazioni personali e
l’orazione, specialmente quella mentale, ci assale la tentazione che solo chi
fa, è. Eppure, questo è falso: solo
chi è in relazione con Dio e con gli
altri, è realmente.
Le nostre
visite ci hanno portato a riflettere in particolare su altri due punti: da una parte,
vorremmo chiamare ad una riflessione le Circoscrizioni che vedono molto ridotti
i loro membri e non hanno una fondata speranza di crescere nei prossimi anni.
Non sarebbe buono che sollecitassero una nuova qualificazione, passando da
Province a Semiprovince o a Commissariati, oppure che pensassero alla
possibilità di unirsi con altre Province esistenti per creare realtà più
consistenti? D’altra parte, abbiamo constatato durante le visite – e anche
attraverso altri mezzi – che molte Province dimenticano quanto affermato dalle
Costituzioni nel numero 97, e accettano – o abbandonano – parrocchie senza la
prescritta autorizzazione del Definitorio. Vi
preghiamo di prestare attenzione a questo punto.
Le nostre
sorelle Carmelitane Scalze hanno ricevuto un decreto della CIVCSVA, con data
del settembre 2012, “con il desiderio di recuperare la figura e la funzione
dell’Assistente religioso, per il bene delle proprie Federazioni e Associazioni
di Monasteri di Monache”. A questo riguardo, il P. Saverio ha informato il
Definitorio di avere tenuto un primo incontro con il Prefetto della
Congregazione, S.E.R. il Card. João
Braz de Aviz, al quale ha presentato alcune domande sulla forma e sul contenuto
del decreto. Speriamo che questo dialogo appena iniziato ci permetta
di chiarire i dubbi che il decreto ha suscitato; del frutto dello stesso
informeremo le Presidenti e i loro Consigli.
Circa i
nostri fratelli dell’OCDS, abbiamo discusso, nella nostra riunione, sulla
necessità di introdurre qualche cambio nelle loro Costituzioni. Sostanzialmente
sono due i punti che vorremmo sviluppare: da una parte, una maggiore
riflessione sul tema della comunità; dall’altra, sottolineare la figura di san
Giuseppe, come elemento costitutivo della vocazione secolare. Nei prossimi mesi
andremo raccogliendo dalle diverse fraternità opinioni al riguardo, con il fine
di poter realizzare le opportune modifiche alle Costituzioni.
Riguardo
alla situazione economica del Centro dell’Ordine, osserviamo con preoccupazione
come la crisi cominci a riguardarci con sempre maggiore impatto. Naturalmente,
se guardiamo attorno a noi tanti fratelli e sorelle che soffrono i suoi
effetti, particolarmente tutti quelli che non hanno lavoro, non possiamo
lamentarci. Eppure è chiaro che l’aumento delle tasse – che ricade fortemente
sopra gli immobili affittati, che costituiscono la principale fonte di ingressi
per la Casa Generalizia – la diminuzione delle elemosine ricevute e
l’innalzamento generalizzato del costo della vita ci sta riguardando sempre
più. Nonostante ciò, cerchiamo di sforzarci per continuare ad investire nella
formazione, nell’aiuto alle Province e ai monasteri in necessità, nell’appoggio
economico per la preparazione del Vº Centenario teresiano e nell’estinzione del
debito del CITeS.
Qualunque
vostro aiuto sarà sempre benvenuto. Confidiamo nella Provvidenza divina e anche
nel contributo dei nostri fratelli e sorelle, per via ordinaria e
straordinaria. In questo senso è importante che le Province ricordino la
necessità di pagare le loro quote alla Casa Generalizia per tempo. Inoltre
invitiamo le Province che dispongono di maggiori fondi a riflettere sul loro
contributo a questa “cassa comune” che è l’economia generale. Non chiediamo
denaro per noi, ma chiediamo aiuto per potere, poi, aiutare altri.
A proposito
di questo tema, vogliamo avvisarvi che, per una recente legge della Unione Europea,
tutti gli assegni diretti alla Casa Generalizia dovranno avere come
beneficiario la CASA GENERALIZIA DEI P. CARMELITANI SCALZI. Quelli che saranno
diretti a singole persone fisiche, per esempio al P. Generale, non potranno
essere più riscossi. Vi preghiamo di porre attenzione a questo dettaglio
all’ora di realizzare le vostre donazioni con assegni.
Con
riferimento ai centri dipendenti dalla Casa generalizia, abbiamo discusso sulla
situazione della Facoltà del Teresianum, revisionando quanto fatto finora dalla
commissione interna che era stata creata, fra l’altro, per la revisione degli
statuti e dei piani di studio. Nelle prossime settimane, in dialogo con il
Preside e il Consiglio della Facoltà, continueremo valutando i passi compiuti
finora.
Vogliamo
inoltre da qui ringraziare e valorizzare quanto si fa presso il Centro
Internazionale Teresiano Sanjuanista di Avila (CITeS): un enorme lavoro di
diffusione della nostra spiritualità che, in questi anni che precedono il
Centenario, ha come evento centrale il Congresso annuale su ciascuna delle
opere di Santa Teresa (già se ne sono celebrati tre); congresso accessibile
grazie anche alla diffusione via internet e ai DVD con le registrazioni di
tutte le conferenze. Inoltre, il lavoro della comunità del CITeS e dei laici
che la sostengono, sta contribuendo non poco a pagare il debito contratto per la
costruzione del Centro stesso.
Come sapete,
la comunicazione è per noi di vitale importanza. Per questo abbiamo trattato
anche della promozione dal Centro dell’Ordine delle iniziative necessarie per
favorire un reale interscambio di notizie fra tutti noi. Il responsabile per la
comunicazione dell’Ordine, P. David Jiménez, ha dovuto assumere l’incarico di
Superiore della comunità de “La Santa” ad Avila e, per questo, il suo
Provinciale ci ha pregato di liberarlo dall’incarico che svolgeva finora.
Abbiamo deciso di contattare un laico, giornalista professionista e membro
della nostra famiglia teresiana, che già ci aiutava nel compito
dell’informazione relativa alla celebrazione del Vº Centenario della nascita di
Santa Teresa: il Sign. Juan Manuel Borrego Alonso, che da adesso si incaricherà
di questa delicata missione. Ringraziamo di cuore il P. David per il lavoro
svolto fino ad oggi in favore dell’Ordine e chiediamo al Signore che accompagni
e illumini il Sign. Borrego nello svolgimento del suo incarico.
Ci apre un
bell’orizzonte di speranza la realtà delle nuove presenze missionarie del
Carmelo teresiano, la cui realizzazione si avvicina sempre più: Cina,
responsabilità della Provincia di Corea; Zambia, che la Provincia di Manjummel ha
accettato generosamente; e Angola, che già i Provinciali del Brasile-Sud e del
Portogallo hanno potuto visitare, con il fine di impiantare lì una missione che
coinvolgerebbe anche altre Province spagnole e latinoamericane.
In questi
giorni abbiamo avuto anche il tempo di dialogare sul cammino di preparazione
del Centenario di Santa Teresa, che prosegue con tante iniziative. Sono già
molto avanti le convenzioni con delle Fondazioni in Spagna, disposte a
finanziare il restauro della Cappella natale di Santa Teresa nella chiesa de
“La Santa” ad Avila. Altri progetti da realizzarsi in Spagna godranno di
importanti benefici fiscali che, come nel caso citato, faciliteranno l’arrivo
di ulteriori fonti di finanziamento. A partire dal mese di gennaio si offrirà
una nuova versione – speriamo che sia più utile per tutti – della pagina web
dell’Ordine per il Centenario.
La
Commissione Pastorale sta preparando già l’incontro teresiano internazionale
che si terrà a Rio de Janeiro, in occasione della Giornata Mondiale della
Gioventù del 2013. Allo stesso tempo, si stanno ponendo le basi per l’incontro
internazionale dei giovani del Carmelo teresiano che si terrà ad Avila durante
il 2015.
Inoltre, si
sono inviate 2.000 biografie della Santa in Africa, in francese ed in inglese,
e si è sostenuto economicamente la realizzazione del Congresso Missionario
tenutosi nell’estate scorsa a São Roque (Brasile), e di quello tenuto a Nairobi
sull’Africa. Queste ed altre iniziative, delle quali vi andremo aggiornando, si
realizzano in gran parte grazie alle vostre offerte, per le quali ringraziamo
sinceramente, con la speranza che possiate continuare ad aiutarci
economicamente.
Il P.
Augustine Mulloor ci ha informato del Corso per gli animatori delle Comunità Carmelitane
celebrato ad Atma Darshan (India) dal 21 settembre all’8 dicembre del 2012, che
ha avuto un grande esito. Hanno potuto partecipare ad esso religiosi
dall’India, Nigeria e Tanzania, che hanno ricevuto un corso completo, del quale
evidenziamo i seguenti temi: la visione della comunità e dell’autorità in Gesù,
la visione teresiana della comunità e l’animazione comunitaria secondo la
dottrina di San Giovanni della Croce, ed inoltre l’uso dei mezzi per
l’animazione e i ricorsi psicologici per promuoverla. Il prossimo corso, sempre
per i religiosi di lingua inglese, si celebrerà tra il 15 settembre ed il 18
ottobre 2013 e la tematica affrontata sarà la direzione spirituale. Consigliamo
vivamente ai Superiori maggiori di mettersi in contatto con il P. Johnson, Segretario
della formazione presso la Casa Generalizia (ocdform@gmail.com), per poter
ricevere le informazioni necessarie e per l’iscrizione di qualche religioso a
questo corso, poiché è di grande interesse e la formazione che si riceve di
grande utilità.
Il giorno 17
dicembre ci siamo riuniti con i nostri fratelli del Consiglio Generale O. Carm.
È stata una riunione familiare e distesa, nella quale abbiamo potuto
analizzare, grazie alla presenza di fr. Fausto Spinelli, ocd, nuovo economo
della Delegazione di Israele, il progetto di restaurazione che entrambi gli
Ordini vogliamo avviare del Wadi Es Siah, culla del Carmelo. Abbiamo
riscontrato la necessità di sviluppare una strategia che ci permetta di
raccogliere fondi per proteggere questo patrimonio spirituale e storico, così
come per continuare i contatti con le distinte sedi amministrative, per
ottenere i permessi necessari.
Inoltre,
siamo stati informati sull’incontro ALACAR celebrato questo anno a São Paulo (Brasile)
fra il 22 e il 27 ottobre 2012, nel quale si è riflettuto sulla vita comunitaria
nel Carmelo, dono e segno di gioia e di speranza.
Abbiamo dialogato
e progettato alcune iniziative per celebrare i prossimi centenari che
riguardano i due Ordini: nel 2014 celebreremo il Centenario della Beatificazione
di Santa Teresa e della morte di P. Gerolamo Gracián e il VII anniversario
della morte di Sant’Alberto di Gerusalemme; nel 2015 il Centenario della nascita
della Santa e nel 2016 il 450° anniversario della nascita di Santa Maria
Maddalena de’ Pazzi. Tutte date tanto evocative, che ci invitano a riflettere
sul presente e ci proiettano verso un futuro di fedeltà alla parola e alla vita
di tanti esimi testimoni.
In questo
incontro abbiamo trattato anche del contenuto e delle questioni logistiche del
prossimo raduno che si terrà ad Aylesford (Regno Unito) nel maggio del prossimo
anno.
Rinnovando i
nostri auguri di un felice Natale e di un santo e prospero anno 2013, vi
facciamo giungere il nostro fraterno e sentito abbraccio. I vostri fratelli:
P. Saverio Cannistrà, Prep.
Generale
P. Emilio J. Martínez
P. Albert Wach
P. Augustine Mulloor
P. Robert Paul
P. Marcos Juchem
P.
Peter Chung
P.
George Tambala
P.
John Grennan
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