mercoledì 30 gennaio 2013

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Famiglie Carmelitane Amici del Carmelo

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Famiglie Carmelitane Amici del Carmelo

Famiglie Carmelitane Amici del Carmelo


martedì 29 gennaio 2013

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Gruppo Famiglie Carmelitane e gli Amici del Carmel...

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Gruppo Famiglie Carmelitane e gli Amici del Carmel...: Roma, 21 gennaio 2.013   Carissimi Fratelli e Sorellenel Carmelo Teresiano,   La grazia dello Spirito diverità e di comun...

Gruppo Famiglie Carmelitane e gli Amici del Carmelo di S.Silvestro


Roma, 21 gennaio 2.013

 


 


Il prossimo 16 giugno 2013 si compiranno 10 anni dall’approvazione delle Costituzioni dell’OCDS da parte della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata. 

Questo decennio ha portato dei frutti nelle Comunità e Provincie del Carmelo Secolare. Come legislazione, abbiamo l’Assistenza pastorale al Carmelo Secolare (1996) e la Ratio Institutionis per l’OCDS (2009). In tante Provincie sono stati elaborati gli Statuti Particolari e il Programma di formazione. Altre iniziative sono state portate avanti, come Congressi nazionali, provinciali o regionali, che sono iniziative valide e importanti per lo scambio fraterno di esperienze e la ricerca comune di mezzi per affrontare le sfide dei nostri tempi. D’altra parte, in altre realtà si stanno ancora organizzando. Oltre a queste iniziative, rimane il compito di vivere l’orazione che porta alla trasformazione della vita, la buona qualità della formazione e delle  relazioni  fraterne nelle Comunità, la cura delle nuove vocazioni per il rinnovamento delle Comunità, nonché il collaborare attivamente all’evangelizzazione del mondo dove ognuno vive, secondo i particolari talenti ricevuti.

Per tutti noi e come meta perenne, è bene avere un giusto equilibrio nell’autonomia e collaborazione tra i frati e i laici, come afferma l’Introduzione al documento Assistenza pastorale all’Ordine Secolare: “Ci sono eccessi che possono deformare l’autonomia dell’Ordine secolare: indipendenza eccessiva o dipendenza eccessiva da parte dei secolari, e da parte dei religiosi: la mancanza di interesse o volontà di controllo. In queste condizioni si verifica l’impossibilità di collaborazione sotto la direzione dei superiori legittimi dell’Ordine, come è scritto nelle Costituzioni”.

Le Costituzioni dell’OCDS del 2003 avvertono la mancanza di un capitolo sulla Comunità. Questo già fu rilevato da molti di voi, sia per il fatto dell’importanza della comunità nella vita e dottrina di S. Teresa, sia per la natura stessa della Chiesa in quanto popolo adunato nel nome della Trinità. Per questo il Definitorio Generale nel suo raduno di Dicembre del 2012 (cf. Lettera del Definitorio n. 15 )  ha chiesto di inserire un nuovo capitolo sulla Comunità nelle Costituzioni del 2003  e un paragrafo su s. Giuseppe (31-a  e ciò che è  sottolineato nel 58-j). Il nuovo Capitolo verrà inserito dopo l’attuale terzo capitolo e porta il n. III.A  (con i paragrafi 24-a, b, c, d, e).

La numerazione dei paragrafi prende l’ultimo numero del cap. 3, aumentando di una lettera; questo aiuterà a inserire un foglio nelle edizioni già fatte e a fare delle citazioni senza confondere con i  numeri dei paragrafi già esistenti. Il testo proposto come base è alla fine: La comunità del Carmelo secolare.

Però, prima di presentare un testo nuovo al Definitorio nel raduno di settembre 2013,  chiederei la vostra gentile collaborazione, della quale vi ringrazio in anticipo:

1. Le Comunità studieranno e rifletteranno su questi paragrafi fino al mese di maggio 2013, proponendo eventuali modifiche o aggiunte che dovranno essere inviate al Consiglio Provinciale OCDS.  Nel caso  non ci fosse  il Consiglio Provinciale, inviare all’e-mail scritto sotto.

2. Il Consiglio Provinciale farà una sintesi con le proposte o aggiunte al testo da parte delle Comunità e invierà alla Segretaria dell’OCDS entro il 30 giugno 2013. Saranno prese in considerazione quelle arrivate  fino a  questa data,  all’e-mail: ocd4ocds@gmail.com.

3. Verrà fatta una nuova sintesi per essere presentata al Definitorio a Settembre.

 

In questa occasione, vi ringrazio per l’invio dei dati statistici delle vostre Provincie e Comunità. Come informazione, a partire dai dati inviati e di quelli del 2003, le Comunità OCDS erette canonicamente sono  un totale di circa 1.506 e più 227 in formazione, con un totale di 24.492 membri con promesse definitive e temporanee, sparsi in circa 74 nazioni. Un grazie anche per  la collaborazione economica dei Consigli provinciali alla Segreteria dell’OCDS; ricordo che, secondo le leggi dell’Unione Europea, in futuro gli assegni bancari devono essere intestati con il nome di “Casa Generalizia dei P. Carmelitani Scalzi”. Il Signore vi benedica e ricompensi.

Concludendo, esprimo la mia gratitudine ai Consigli delle Comunità e ai Provinciali, ai PP. Provinciali OCD e ai loro Delegati e  Assistenti  per i contributi a questo nuovo capitolo sulla Comunità. 

Chiedo alla Vergine e Madre del Carmelo di intercedere il Signore finché ci guidi, quale Stella della nuova evangelizzazione a una comunione vera e fraterna tra di noi, finché arriviamo alla comunione totale con la Trinità.

Vi saluto cordialmente nel Signore,

 

Fr. Alzinir Francisco Debastiani OCD

 

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24- a) La Chiesa in quanto mistero di comunione, è un “un popolo adunato dall'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"[1]; è famiglia di Dio. All'interno di questo  mistero, nelle varie vocazioni, “si rivela l'«identità» dei fedeli laici, la loro originale dignità”[2]. Inoltre, “la rivelazione in Cristo del mistero di Dio come Amore trinitario è insieme la rivelazione della vocazione della persona umana all'amore[3]. La persona umana, per la sua natura spirituale, si realizza nelle relazioni interpersonali. Più a vive in modo autentico, più matura anche la propria identità personale, nell’essere in relazione con gli altri e con Dio[4]. Perciò, le comunità dell’Ordine Secolare, in quanto portatrici del carisma del Carmelo Teresiano, sono  dei luoghi per vivere la comunione e promuovere l’incontro personale e comunitario con Cristo, che si fa presente dove due o tre si radunano in suo nome (cf. Mt 18,20) e vi cercano di vivere il comandamento dell’amore (Gv 13,34) e le virtù cristiane (cf.: Col 3, 12-17; Fil 2,1-5).

24 - b) S. Teresa di Gesù, consapevole dell’importanza dei rapporti di amicizia nella ricerca di Dio[5], propone “un ideale di vita comunitaria configurato da  tre fattori:  una comunità che è anzitutto il «collegio di Cristo»[6], sul modello della Chiesa primitiva, perché Egli è presente in mezzo alla comunità[7]; una comunità che vive le esigenze dell’uguaglianza e dell’amore vero[8] e dove tutto è diretto da uno stile evangelico di amore effettivo, gratuito, disinteressato[9]; una comunità segnata dall’umanesimo: la cultura, le virtù umane, la soavità, la prudenza e la discrezione;  la semplicità, l’affabilità e l’allegria”[10]. Da parte sua, S. Giovanni della Croce dà dei precisi orientamenti per vivere in comunità, soprattutto a partire dall’ effetto purificante e unificante delle virtù teologali, in particolare l’amore attivo verso gli altri: “Dove non v’è amore, metta amore e ne ricaverà amore”, secondo il modo di operare del Signore, che ci ama e ci rende capace di amare[11].

24 – c) La comunità locale dell’Ordine Secolare  è un segno visibile della Chiesa[12]. Il fedele cristiano viene inserito nella comunità secolare con la promessa fatta alla comunità davanti al Superiore dell’Ordine o al suo Delegato[13]. Perciò, ogni membro  del Carmelo secolare è chiamato ad impegnarsi personalmente a vivere in comunione con la Chiesa, con l’Ordine, con la Provincia e soprattutto con quelli che gli sono accanto, amandoli  e stimolandoli nella pratica delle virtù[14]. Per questo occorre la partecipazione assidua ed attiva alla vita e agli incontri della comunità; le assenze sono ammesse solo per gravi motivi.

 24- d) Le comunità sono chiamate ad essere luoghi dove la “spiritualità della comunione”[15] svolge un ruolo educativo. In quanto formatrici[16] dei loro membri, puntano chiaramente ad essere comunità oranti e fraterne, alimentate nell’Eucaristia, secondo lo stile laicale fatto di raduni periodici. Così educano i membri alla fraternità e carità vicendevole e  collaborano attivamente all’evangelizzazione e missione della Chiesa e dell’Ordine in mezzo al mondo con la loro testimonianza, “perché la comunione è missionaria e la missione è per la comunione"[17]. In questo è di grande importanza l’autorità nella comunità: un servizio umile e di amore ai suoi membri (Cf. Mt 20,28; Mc 10,43-45; Gv 13,14), che aiuta a creare una convivenza familiare, spinge al dialogo, al perdono e alla riconciliazione. La preghiera vicendevole degli uni per gli altri, la sollecitudine per gli ammalati e gli anziani, i suffragi per i defunti sono alcuni altri segni concreti di fraternità. Inoltre, i diritti dei singoli membri devono essere salvaguardati e rispettati secondo le leggi della Chiesa; nello stesso modo i membri devono assolvere fedelmente i propri doveri verso la comunità. D’altra parte, nessuna insistenza eccessiva e ostinata sui propri diritti individuali può aver luogo in una comunità che ricerca devotamente Dio.

24 –e) I nostri santi fondatori, Santa Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce hanno fatto l’esperienza di vivere in comunità numerose. Tutti e due offrono orientamenti per vivere la vita fraterna in comunità più piccole. In queste è possibile stabilire un vero e profondo rapporto di amicizia umana e spirituale, di appoggio mutuo tra i membri nella comune ricerca di Dio. S. Teresa di Gesù insiste sull’importanza dell’aiuto degli altri nella vita spirituale: la carità cresce nel dialogare con l’altro[18], o anche nell’ “avanzare proposte circa il possibile emendamento” e compiacimento di Dio, nella conoscenza di sé, quando viene fatto “con amore” puntando al “profitto”[19] del fratello o della sorella. Questo è possibile quando c’è fiducia e conoscenza reciproca tra i membri della comunità, che sono il fondamento di una condivisione spontanea della vita spirituale[20]. Per questo, quando una comunità è troppo numerosa, e ci sono le condizioni per dividerla e formarne un’altra, questo deve essere fatto, con il consenso del Consiglio della Comunità e del Provinciale o del suo Delegato, ascoltato il parere dell'Assistente.

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31- a) Per il Carmelitano secolare l’amore alla Regina e Madre del Carmelo è inseparabile dalla devozione al suo sposo San Giuseppe, che il divino disegno associò al mistero dell’Incarnazione di suo Figlio Gesù Cristo. Sull’esempio di S. Teresa[21] il secolare trova in S. Giuseppe un modello per una vita in adorazione e comunione con Gesù uomo[22], un maestro di preghiera[23], esempio di disponibilità alla volontà di Dio e di cura della famiglia. In comunione con la Chiesa e con la tradizione dell’Ordine, di cui egli è Padre e Signore, il secolare trova in San Giuseppe un protettore incomparabile a cui affidare le speranze, le fatiche e i lavori di ogni giorno[24].

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58 – j) le pratiche di mortificazione e le espressioni di devozione a Maria Santissima, a San Giuseppe e ai Santi dell’Ordine.

 



[1] Concilio Vaticano II, Lumen Gentium, n. 4; cf. Giovanni Paolo II, Christefidelis Laici,  19.
[2] Giovanni Paolo II, Christefidelis Laici, 8.
[3] Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, n. 34.
[4] Cf.: Benedetto XVI, Caritas in veritate n. 54. Cf:. n. 34.
[5] Cf. S. Teresa di Gesù, Vita 15,5; 23,4.
[6] S. Teresa di Gesù, Camino di perfezione (Escorial), 20,11.
[7] Cf. S. Teresa di Gesù, Vita 32,11; Camino di perfezione (Valladolid = CV) 17,7; 1,5; 3,1)
[8] Cf. S. Teresa di Gesù, Camino  di perfezione (V) 4,7; 7,9.
[9] S. Teresa, CV 4,11; 6-7;  5 Mansioni 3,7-12
[10] Cf. S. Teresa, CV 41, 7-8;  Vita Consecrata, 42;  Novo millenio ineunte, 43. 90º Capitolo Generale OCD, Per Voi sono nata, Fatima, 2009, n. 30.
[11] Lettera a M. Maria dell’Incarnazione, 6 luglio 1591; cf.: Lettera 30, a una religiosa di Segovia.
[12] Cf. Costituzioni OCDS, 40.
[13] Cf. Costituzioni OCDS, 12.
[14] Cf.: S. Teresa, Castello Interiore, 7 Mansioni, 4,14-15.
[15] Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte, n. 43 (2001).
[16] Cf.: Ratio Institutionis OCDS, 24-29.
[17] CL 32; Cf. Benedetto XVI, Deus caritas est, 20.
[18] Nel Libro della Vita 7,22 Teresa scrive: “Perché oggi si serve Dio in modo così superficiale che è necessario che coloro che lo servono si aiutino a vicenda per progredire… è necessario procurarsi compagnia per difendersi… La carità, inoltre, cresce in virtù di questa comunicazione, e ci sono ancora innumerevoli beni che non oserei menzionare, se non avessi una grande esperienza dell’importanza che è in essi”.
[19] Cf.: S. Teresa di Gesù, Vita 16,7
[20] Cf. Costituzioni OCDS, 18)
[21] Cf. S. Teresa di Gesù, Vita 6,6-8; 33,12.
[22] Cf.: Giovanni Paolo II, Redemptoris Custos, 25 (15.08.1989).
[23] Cf.: S. Teresa di Gesù, Vita 6,8.
[24] Giovanni Paolo II, Redemptoris Custos, 24: “San Giuseppe è la prova che per essere buoni ed autentici seguaci di Cristo non occorrono «grandi cose», ma si richiedono solo virtù comuni, umane, semplici, ma vere ed autentiche”  (cit. di Paolo VI).

mercoledì 23 gennaio 2013

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Don Dario Viganò nuovo direttore del Centro televi...

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Don Dario Viganò nuovo direttore del Centro televi...: Don Dario Viganò nuovo direttore del Centro televisivo vaticano

Don Dario Viganò nuovo direttore del Centro televisivo vaticano

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: roma.cervantes.es_Anima mundi di Omar Olano

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: roma.cervantes.es_Anima mundi di Omar Olano: Omar Olano La transverberazione di santa Teresa d'Ávila   L’Instituto Cervantes in Roma di via di Villa Albani e l’Ambasciata del...

roma.cervantes.es_Anima mundi di Omar Olano

 
L’Instituto Cervantes in Roma di via di Villa Albani e l’Ambasciata dell’Uruguay in Italia presentano la mostra "Anima mundi" di Omar Olano, che si svolgerà dal 10 gennaio al 10 febbraio 2013 presso la Sala dell’Instituto Cervantes di Roma, a piazza Navona 91. La mostra, con inaugurazione giovedì 10 gennaio, alle ore 19:00, organizzata dall’Ambasciata dell’Uruguay in Italia in collaborazione con l’Istituto Cervantes di Roma, presenta la produzione pittorica degli ultimi sedici anni del maestro uruguayano, da tempo residente in Italia. L’artista che, come scrive Roberta d’Intinosante, "costruisce architetture metafisiche abitate da uomini illuminati da un bianco tepore ancestrale", negli anni Settanta ha fatto parte del Movimento dell’Arte Fantas…tica – Post Surrealismo, ed ha esposto oltre che in Italia, in America Latina, Svizzera, Austria, Francia, Regno Unito.


Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Gebel_La_croce_carmelitana Gebel

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: Gebel_La_croce_carmelitana Gebel: La croce carmelitana Gebel , dall'ebraico monte è una preziosa ed originale interpretazione dell'antico stemma dell'Ordine del Carmelo...

Gebel_La_croce_carmelitana Gebel

lunedì 21 gennaio 2013

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: meditazionecristiana

Chiesa di Santa Maria Della Vittoria Padri Carmelitani Scalzi: meditazionecristiana: Gruppo Famiglie Carmelitane e gli Amici del Carmelo di S.Silvestro  si incontrano ogni ultima domenica del mese presso il Convento...

meditazionecristiana



 si incontrano ogni ultima domenica del mese presso il Convento di S.Silvestro in Montecompatri!!! ;-)
ORE 10.00 - Accoglienza
ORE 10.30 - Catechesi e condivisione
ORE 12.30 - Agape fraterna (ognuno porta qualcosa da condividere!).ORE 16.30 - S.Messa
ORE 17.15 - Adorazione Eucaristica con preghera per i malati.

sabato 12 gennaio 2013

Ask Me PreguntaMe Chiedi a Me



Ask Me! PreguntaMe! Chiedi a Me! E ADESSO A CHI LO DICO QUANDO NON C'E' PIU' NESSUNO A CUI DIRE LA NOSTRA PENA La parola di Dio è capace di aiutare ogni persona ad interpretare ogni aspetto della sua vita. Ogni cosa e ogni avvenimento può e deve essere interpretato alla luce della rivelazione di Cristo. Amicizia, amore, lavoro e salute cambiano significato se sono interpretati alla luce del suo amore. MESSA D'INTERCESSIONE PER I MALATI E PER I SOFFERENTI NEL CORPO E NELLO SPIRITO CON MARIA REGINA DELLA PACE Per informazioni: Enrico Pallocca OCDS

venerdì 4 gennaio 2013

La_Locanda_dei_Girasoli

La locanda dei girasoli è un accogliente ristorante situato in via dei Sulpici nell’antico quartiere del Quadraro, gestito dalla cooperativa sociale " I Girasoli" che da anni sostiene e collabora con persone affette da Sindrome di Down.

Questo progetto fino ad oggi ha portato alla creazione di posti di lavoro finalizzati, non solo all’integrazione lavorativa ma anche a quella territoriale.

Purtroppo da un mese a questa parte è apparso sulla pagina internet della Locanda questo appello d’aiuto:

" Cari amici siamo davvero in grosse difficoltà; la crisi ci sta investendo con tutta la sua forza; investe noi e il progetto in cui crediamo da anni.

Purtroppo siamo davvero ad un passo dal punto di non ritorno e quindi VI CHIEDIAMO UN SFORZO per fare in modo che i nostri ragazzi possano continuare a lavorare e non perdere un grosso spazio di vita e integrazione che la "Locanda dei Girasoli" rappresenta."

In molti in questi giorni hanno risposto calorosamente a questo appello lanciato dai ragazzi della Locanda, ed anche noi abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e creare questo grande evento.

"LA NOTTE DEI GIRASOLI" è un idea che nasce da Simone Cortellessa, giovanissimo presidente del comitato di quartiere Quarto Miglio che dopo aver letto l’appello di aiuto decide di darsi da fare per dar vita a uno spettacolo di beneficenza, i cui proventi verranno interamente devoluti alla "Locanda dei Girasoli".

Grazie all’aiuto della associazione "La Fenice" riescono ad organizzare un cast mozzafiato di Musicisti, Cabarettisti e Attori Teatrali che vi aspettano il 7 gennaio 2013 per passare una splendida serata insieme all’insegna della solidarietà e dell’amicizia.

La serata si aprirà con Manolo Fidanza comico d’eccezione ci divertirà con i suoi sketch.

Patrizia Masi e la sua splendida compagnia teatrale "BOLERO" colorerà la notte dei Girasoli mettendo in scena il loro nuovo spettacolo "CERTE NOTTI NON ACCACONO MAI…"

Subito dopo due miti della comicità romana "I SEQUESTRATTORI" sbarcheranno da Zelig qui a Roma per farci scompisciare con il loro repertorio.

Ultimi ma solo in scaletta i "Dromspel" giovane gruppo post/rock che da un anno sta conquistando il consenso dei giovani romani con il loro sound unico ed inimitabile, in attesa della prossima uscita del loro primo disco, apriranno con la data di Roma il loro tour invernale che li vedrà esibirsi in varie città della nazione.

Questo è il regalo di Natale che il pool organizzativo ha voluto regalare a questi ragazzi. L’intento, "ci spiega Simone" è di far capire ad Anziani, Adulti e Ragazzi che basta veramente poco per aiutare chi è in difficoltà, basta volerlo; questo spettacolo organizzato con il cuore in meno di 30 giorni ne è la conferma.

Spero vivamente di vedervi numerosi il 7 gennaio, perché, divertendoci, ad un costo di 10 € a biglietto, potremo fare del bene a chi ne ha veramente bisogno.

I biglietti possono essere acquistati direttamente al botteghino del teatro Italia in "via Bari 18 – Roma", o in prevendita contattando i seguenti numeri:

380/1206036 – 393/1810997

info@associazionelafenice.it - cortellessa.simone@gmail.com

OCD Lettera del Definitorio no. 15


Corso d’Italia, 38
00198   Roma – Italia



+ 26 dicembre 2012


            Pace a voi.

Nei giorni precedenti alle festività natalizie, ci siamo riuniti a Roma come Definitorio presieduto dal P. N. Generale, Saverio Cannistrà. Desideriamo cominciare questa lettera augurando che questi giorni siano per tutta la famiglia del Carmelo giorni di pace e di amore, nei quali, seguendo l’esempio dei Nostri Santi Padri, ci intratteniamo particolarmente ad adorare e a contemplare grati il grande Mistero dell’Incarnazione del Verbo. Che Maria e Giuseppe ci insegnino ad accogliere nelle nostre vite Gesù, Dio fatto uomo per la nostra salvezza.
Nei mesi trascorsi dall’ultima nostra lettera, tanto il P. Generale come i Definitori, abbiamo continuato le nostre visite alle differenti Circoscrizioni dell’Ordine. Incontriamo nei nostri fratelli e sorelle una sincera e fraterna accoglienza e una disposizione al dialogo che ringraziamo di cuore e che rende facile il nostro compito. Nelle nostre visite siamo testimoni dell’amore con il quale spendete le vostre vite al servizio dell’Ordine e della Chiesa, collaborando nel compito dell’evangelizzazione in molteplici forme, con entusiasmo apostolico e contemplativo.
Alcune Circoscrizioni mostrano una grande vitalità, per la gioventù dei loro membri e per l’abbondanza delle vocazioni. I nostri fratelli dell’Ordine Secolare sono anch’essi numerosi ed entusiasti in molte zone del mondo. Altre aree, anche se più invecchiate e con il problema del personale per la scarsità delle vocazioni, si mostrano anch’esse vive e vi incontriamo frati, monache e secolari, così come altri membri della famiglia teresiana, che si sforzano di condividere il carisma e di annunciare Gesù Cristo con quello che sono e che hanno, nonostante le difficoltà.
Rendiamo grazie a Dio per tutti voi.
A ciascuno vogliamo raccomandare, come frutto del dialogo durante questo nostro incontro, che non trascuriate il lavoro interiore sulle vostre persone, l’attenzione a voi stessi. Sia perché, pieni di energia, ci vediamo capaci di tutto e desiderosi di rispondere a qualunque necessità, sia perché, pur limitati, ci affanniamo per poterci spendere come lo facevamo quando eravamo più giovani, correndo il rischio di trascurare la nostra formazione permanente, la quale non riguarda solo l’assimilazione e l’aggiornamento intellettuale e pastorale (cfr. NA 130), ma soprattutto l’attenzione alla vita spirituale. Lo esprime molto bene il numero 126 delle nostre Costituzioni: “Allo scopo di conseguire un continuo rinnovamento e perché possano dare alla Chiesa un servizio adeguato alle necessità dei tempi, i nostri religiosi, insieme alla cura assidua della loro vita interiore, perfezionino la loro scienza delle realtà divine e umane in modo adeguato e continuo. A questo scopo le Province forniscano i mezzi opportuni. Per raggiungere questo fine in modo efficace, si abbiano – secondo le decisioni del Consiglio provinciale – periodi di rinnovamento durante i quali i Religiosi attendono con diligenza ad una più intensa vita di orazione e al perfezionamento degli studi”.
Certamente, la vita spirituale non cresce semplicemente per l’attenzione alle forme esterne, ma per la cura della nostra interiorità in modo integrale, realizzando un cammino nel quale nulla si da per scontato. La Grazia di Dio diviene feconda in noi quando ci disponiamo come persone ad accoglierla, curando tutte le dimensioni del nostro essere, “riflettendo seriamente sulla legge e sull’obbligo del lavoro apostolico, intellettuale e manuale” (C 31), e rinnovando “fraternamente e sinceramente lo spirito di orazione” attraverso vari mezzi, come possono essere “la revisione di vita, le celebrazioni liturgiche della Parola di Dio, le veglie penitenziali, i ritiri, le lezioni e le mutue comunicazioni di esperienze pastorali” (NA 31, cf. ib. 32) e gli esercizi spirituali (Cf. ib. 33).
Nelle nostre visite abbiamo avuto l’opportunità di incontrare i nostri fratelli carmelitani non sacerdoti. Per disgrazia, il loro numero si è ridotto negli ultimi anni; più grave ci sembra però che il loro ruolo e la necessità della loro presenza fra noi non sia compresa. Come dicono le nostre Costituzioni: “Il nostro Ordine è formato di religiosi chierici e non chierici, i quali tendono allo stesso fine, vivono la stessa consacrazione per mezzo della professione dei voti solenni, partecipano variamente dello stesso carisma” (C 127).
Già dieci anni fa, il R. P. Camilo Maccise, morto quest’anno, indirizzava una lettera a tutto l’Ordine nella quale trattava in profondità la realtà dei fratelli laici nell’Ordine, con il titolo: Verso una nuova identità. La vocazione e la missione del fratello laico nell’Ordine. Sarebbe interessante una riflessione nelle conferenze dei Provinciali su questo tema, prendendo base la lettera citata.
In essa, il P. Camilo ci ricorda che, come affermava il Concilio Vaticano II e confermava il Beato Giovanni Paolo II, la vita religiosa laicale è, in se stessa, uno stato completo di professione dei consigli evangelici. Lo stesso Giovanni Paolo II affermò: “non si può pensare alla vita religiosa nella Chiesa senza la presenza di questa vocazione laicale, anche oggi aperta a tanti cristiani che possono consacrarsi in essa nella sequela di Cristo e al servizio dell’umanità… è necessario che i religiosi laici prendano coscienza del fatto di essere responsabili, insieme ai propri fratelli sacerdoti, di tutto ciò che può favorire la vitalità del proprio Istituto… Vorrei ricordare a tutti i religiosi  - laici e sacerdoti – la complementarietà dei rispettivi cammini in seno alla stessa vita religiosa. Al religioso sacerdote, impegnato in molteplici attività pastorali, il fratello laico ricorda che la vita religiosa ha una dimensione comunitaria che non si può dimenticare. Al fratello, dedicato a umili servizi o a compiti di servizio secolare, il sacerdote ricorda la dimensione apostolica di quanto sta compiendo” (Verso una nuova…, 11-12).
In definitiva, non siamo frati per dedicarci all’apostolato o per gestire un incarico. Sembra come se dicessimo a noi stessi che se non avessimo un ufficio non avremmo un’identità; e questo non è vero. Quando il lavoro apostolico visibile si impone sugli altri aspetti della vita fraterna, che ha un enorme valore apostolico, sebbene nascosto, e trascuriamo le relazioni personali e l’orazione, specialmente quella mentale, ci assale la tentazione che solo chi fa, è. Eppure, questo è falso: solo chi è in relazione con Dio e con gli altri, è realmente.
Le nostre visite ci hanno portato a riflettere in particolare su altri due punti: da una parte, vorremmo chiamare ad una riflessione le Circoscrizioni che vedono molto ridotti i loro membri e non hanno una fondata speranza di crescere nei prossimi anni. Non sarebbe buono che sollecitassero una nuova qualificazione, passando da Province a Semiprovince o a Commissariati, oppure che pensassero alla possibilità di unirsi con altre Province esistenti per creare realtà più consistenti? D’altra parte, abbiamo constatato durante le visite – e anche attraverso altri mezzi – che molte Province dimenticano quanto affermato dalle Costituzioni nel numero 97, e accettano – o abbandonano – parrocchie senza la prescritta autorizzazione del Definitorio. Vi preghiamo di prestare attenzione a questo punto.
Le nostre sorelle Carmelitane Scalze hanno ricevuto un decreto della CIVCSVA, con data del settembre 2012, “con il desiderio di recuperare la figura e la funzione dell’Assistente religioso, per il bene delle proprie Federazioni e Associazioni di Monasteri di Monache”. A questo riguardo, il P. Saverio ha informato il Definitorio di avere tenuto un primo incontro con il Prefetto della Congregazione, S.E.R. il Card. João Braz de Aviz, al quale ha presentato alcune domande sulla forma e sul contenuto del decreto. Speriamo che questo dialogo appena iniziato ci permetta di chiarire i dubbi che il decreto ha suscitato; del frutto dello stesso informeremo le Presidenti e i loro Consigli.
Circa i nostri fratelli dell’OCDS, abbiamo discusso, nella nostra riunione, sulla necessità di introdurre qualche cambio nelle loro Costituzioni. Sostanzialmente sono due i punti che vorremmo sviluppare: da una parte, una maggiore riflessione sul tema della comunità; dall’altra, sottolineare la figura di san Giuseppe, come elemento costitutivo della vocazione secolare. Nei prossimi mesi andremo raccogliendo dalle diverse fraternità opinioni al riguardo, con il fine di poter realizzare le opportune modifiche alle Costituzioni.  
Riguardo alla situazione economica del Centro dell’Ordine, osserviamo con preoccupazione come la crisi cominci a riguardarci con sempre maggiore impatto. Naturalmente, se guardiamo attorno a noi tanti fratelli e sorelle che soffrono i suoi effetti, particolarmente tutti quelli che non hanno lavoro, non possiamo lamentarci. Eppure è chiaro che l’aumento delle tasse – che ricade fortemente sopra gli immobili affittati, che costituiscono la principale fonte di ingressi per la Casa Generalizia – la diminuzione delle elemosine ricevute e l’innalzamento generalizzato del costo della vita ci sta riguardando sempre più. Nonostante ciò, cerchiamo di sforzarci per continuare ad investire nella formazione, nell’aiuto alle Province e ai monasteri in necessità, nell’appoggio economico per la preparazione del Vº Centenario teresiano e nell’estinzione del debito del CITeS.
Qualunque vostro aiuto sarà sempre benvenuto. Confidiamo nella Provvidenza divina e anche nel contributo dei nostri fratelli e sorelle, per via ordinaria e straordinaria. In questo senso è importante che le Province ricordino la necessità di pagare le loro quote alla Casa Generalizia per tempo. Inoltre invitiamo le Province che dispongono di maggiori fondi a riflettere sul loro contributo a questa “cassa comune” che è l’economia generale. Non chiediamo denaro per noi, ma chiediamo aiuto per potere, poi, aiutare altri.
A proposito di questo tema, vogliamo avvisarvi che, per una recente legge della Unione Europea, tutti gli assegni diretti alla Casa Generalizia dovranno avere come beneficiario la CASA GENERALIZIA DEI P. CARMELITANI SCALZI. Quelli che saranno diretti a singole persone fisiche, per esempio al P. Generale, non potranno essere più riscossi. Vi preghiamo di porre attenzione a questo dettaglio all’ora di realizzare le vostre donazioni con assegni.
Con riferimento ai centri dipendenti dalla Casa generalizia, abbiamo discusso sulla situazione della Facoltà del Teresianum, revisionando quanto fatto finora dalla commissione interna che era stata creata, fra l’altro, per la revisione degli statuti e dei piani di studio. Nelle prossime settimane, in dialogo con il Preside e il Consiglio della Facoltà, continueremo valutando i passi compiuti finora.
Vogliamo inoltre da qui ringraziare e valorizzare quanto si fa presso il Centro Internazionale Teresiano Sanjuanista di Avila (CITeS): un enorme lavoro di diffusione della nostra spiritualità che, in questi anni che precedono il Centenario, ha come evento centrale il Congresso annuale su ciascuna delle opere di Santa Teresa (già se ne sono celebrati tre); congresso accessibile grazie anche alla diffusione via internet e ai DVD con le registrazioni di tutte le conferenze. Inoltre, il lavoro della comunità del CITeS e dei laici che la sostengono, sta contribuendo non poco a pagare il debito contratto per la costruzione del Centro stesso.
Come sapete, la comunicazione è per noi di vitale importanza. Per questo abbiamo trattato anche della promozione dal Centro dell’Ordine delle iniziative necessarie per favorire un reale interscambio di notizie fra tutti noi. Il responsabile per la comunicazione dell’Ordine, P. David Jiménez, ha dovuto assumere l’incarico di Superiore della comunità de “La Santa” ad Avila e, per questo, il suo Provinciale ci ha pregato di liberarlo dall’incarico che svolgeva finora. Abbiamo deciso di contattare un laico, giornalista professionista e membro della nostra famiglia teresiana, che già ci aiutava nel compito dell’informazione relativa alla celebrazione del Vº Centenario della nascita di Santa Teresa: il Sign. Juan Manuel Borrego Alonso, che da adesso si incaricherà di questa delicata missione. Ringraziamo di cuore il P. David per il lavoro svolto fino ad oggi in favore dell’Ordine e chiediamo al Signore che accompagni e illumini il Sign. Borrego nello svolgimento del suo incarico.
Ci apre un bell’orizzonte di speranza la realtà delle nuove presenze missionarie del Carmelo teresiano, la cui realizzazione si avvicina sempre più: Cina, responsabilità della Provincia di Corea; Zambia, che la Provincia di Manjummel ha accettato generosamente; e Angola, che già i Provinciali del Brasile-Sud e del Portogallo hanno potuto visitare, con il fine di impiantare lì una missione che coinvolgerebbe anche altre Province spagnole e latinoamericane.
In questi giorni abbiamo avuto anche il tempo di dialogare sul cammino di preparazione del Centenario di Santa Teresa, che prosegue con tante iniziative. Sono già molto avanti le convenzioni con delle Fondazioni in Spagna, disposte a finanziare il restauro della Cappella natale di Santa Teresa nella chiesa de “La Santa” ad Avila. Altri progetti da realizzarsi in Spagna godranno di importanti benefici fiscali che, come nel caso citato, faciliteranno l’arrivo di ulteriori fonti di finanziamento. A partire dal mese di gennaio si offrirà una nuova versione – speriamo che sia più utile per tutti – della pagina web dell’Ordine per il Centenario.
La Commissione Pastorale sta preparando già l’incontro teresiano internazionale che si terrà a Rio de Janeiro, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù del 2013. Allo stesso tempo, si stanno ponendo le basi per l’incontro internazionale dei giovani del Carmelo teresiano che si terrà ad Avila durante il 2015.
Inoltre, si sono inviate 2.000 biografie della Santa in Africa, in francese ed in inglese, e si è sostenuto economicamente la realizzazione del Congresso Missionario tenutosi nell’estate scorsa a São Roque (Brasile), e di quello tenuto a Nairobi sull’Africa. Queste ed altre iniziative, delle quali vi andremo aggiornando, si realizzano in gran parte grazie alle vostre offerte, per le quali ringraziamo sinceramente, con la speranza che possiate continuare ad aiutarci economicamente.
Il P. Augustine Mulloor ci ha informato del Corso per gli animatori delle Comunità Carmelitane celebrato ad Atma Darshan (India) dal 21 settembre all’8 dicembre del 2012, che ha avuto un grande esito. Hanno potuto partecipare ad esso religiosi dall’India, Nigeria e Tanzania, che hanno ricevuto un corso completo, del quale evidenziamo i seguenti temi: la visione della comunità e dell’autorità in Gesù, la visione teresiana della comunità e l’animazione comunitaria secondo la dottrina di San Giovanni della Croce, ed inoltre l’uso dei mezzi per l’animazione e i ricorsi psicologici per promuoverla. Il prossimo corso, sempre per i religiosi di lingua inglese, si celebrerà tra il 15 settembre ed il 18 ottobre 2013 e la tematica affrontata sarà la direzione spirituale. Consigliamo vivamente ai Superiori maggiori di mettersi in contatto con il P. Johnson, Segretario della formazione presso la Casa Generalizia (ocdform@gmail.com), per poter ricevere le informazioni necessarie e per l’iscrizione di qualche religioso a questo corso, poiché è di grande interesse e la formazione che si riceve di grande utilità.
Il giorno 17 dicembre ci siamo riuniti con i nostri fratelli del Consiglio Generale O. Carm. È stata una riunione familiare e distesa, nella quale abbiamo potuto analizzare, grazie alla presenza di fr. Fausto Spinelli, ocd, nuovo economo della Delegazione di Israele, il progetto di restaurazione che entrambi gli Ordini vogliamo avviare del Wadi Es Siah, culla del Carmelo. Abbiamo riscontrato la necessità di sviluppare una strategia che ci permetta di raccogliere fondi per proteggere questo patrimonio spirituale e storico, così come per continuare i contatti con le distinte sedi amministrative, per ottenere i permessi necessari.
Inoltre, siamo stati informati sull’incontro ALACAR celebrato questo anno a São Paulo (Brasile) fra il 22 e il 27 ottobre 2012, nel quale si è riflettuto sulla vita comunitaria nel Carmelo, dono e segno di gioia e di speranza.
Abbiamo dialogato e progettato alcune iniziative per celebrare i prossimi centenari che riguardano i due Ordini: nel 2014 celebreremo il Centenario della Beatificazione di Santa Teresa e della morte di P. Gerolamo Gracián e il VII anniversario della morte di Sant’Alberto di Gerusalemme; nel 2015 il Centenario della nascita della Santa e nel 2016 il 450° anniversario della nascita di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi. Tutte date tanto evocative, che ci invitano a riflettere sul presente e ci proiettano verso un futuro di fedeltà alla parola e alla vita di tanti esimi testimoni.
In questo incontro abbiamo trattato anche del contenuto e delle questioni logistiche del prossimo raduno che si terrà ad Aylesford (Regno Unito) nel maggio del prossimo anno.
Rinnovando i nostri auguri di un felice Natale e di un santo e prospero anno 2013, vi facciamo giungere il nostro fraterno e sentito abbraccio. I vostri fratelli:
P. Saverio Cannistrà, Prep. Generale
P. Emilio J. Martínez
P. Albert Wach
P. Augustine Mulloor
P. Robert Paul


P. Marcos Juchem
P. Peter Chung
P. George Tambala
P. John Grennan