lunedì 17 settembre 2012

Lettera del Definitorio 14


 

Casa Generale dei Carmelitani Scalzi

Corso d'Italia, 38

00198 R o m a



Roma, 9 settembre 2012

 


Lettera del Definitorio

- 14 -


 

 
Carissimi fratelli e sorelle nel Carmelo,

Pace!

La 14ª riunione del Definitorio, presieduta da P. Saverio, ha avuto luogo tra il 3 e l’8 settembre di quest’anno. Sono ancora fresche le principali celebrazioni del 450º anniversario della fondazione del Monastero di San Giuseppe, e con esso della riforma teresiana, in occasione del quale il P. Generale ha scritto un messaggio a tutto l'Ordine che speriamo sia stato fruttuoso in tutte le comunità.

Oltre a molti fratelli provenienti da diverse parti del mondo, hanno partecipato alla Messa celebrata ad Avila da S. Em.za il Cardinale Cañizares nel giorno di San Bartolomeo, i Definitori: PP. Emilio José Martínez, Albert Wach e Robert Paul. I tre hanno potuto partecipare per alcuni giorni anche al III° Congresso Internazionale Teresiano, "Fondazioni", celebrato al CITeS di Avila tra il 27 agosto ed il 2 settembre.

Per quanto concerne la riunione del Definitorio, come di consueto abbiamo iniziato ad analizzare le ultime visite compiute dai Definitori alle Province. Così P. Augustine Mulloor ci ha informati sulla visita al South Kerala, P. Peter Chung su quella realizzata alle Filippine e all’Australia, P. George Tambala circa il Madagascar, e P. Marcos Juchem su quelle al Perù, alla delegazione dell'Ecuador ed al vicariato di Bolivia-Uruguay-Paraguay.

Visitando i nostri fratelli e sorelle in quelle ed altre circoscrizioni, ci ha rallegrato la fioritura del Carmelo in tante regioni che beneficiano di abbondanti vocazioni e di una gran vitalità, ed anche per la perseveranza nel lavoro apostolico e nella vita comunitaria di quanti si trovano in zone più colpite dalla crisi vocazionale.

Per tutti è importante continuare ad essere vigilanti su noi stessi secondo l’appello che ci rivolgeva il documento del Definitorio di Ariccia nel settembre dello scorso anno, «Come dovremo essere?», impegno "a cui dedicare tempo ed energie. Ciò che apparentemente non dà alcun frutto, come l’esercizio dell’orazione o il quotidiano impegno nella vita della comunità, è invece l’ambito privilegiato in cui il nostro essere si dispiega e si rivela, si offre alla nostra conoscenza e ci consente di penetrare gradualmente in esso".

È quindi molto importante che nelle comunità teniamo presente la necessità di prestar attenzione al tempo da dedicare all’orazione personale e di analizzare nelle nostre riunioni comunitarie le ragioni per cui, a volte, ci costa pregare insieme. L’orazione teresiana è incontro in semplicità e libertà, in semplicità ed adorazione con colui che sappiamo che ci ama, rifugge le complicazioni ed è aperta, in quanto ci permette di trovare la via personale più consona ad ognuno. Ma è anche orazione in cui ci stringiamo gli uni agli altri, sostenendoci, accompagnandoci, incoraggiandoci. Pregare insieme è espressione della nostra fraternità.

Fraternità che dobbiamo custodire anche prestando attenzione ai momenti comuni per il ritiro, gli esercizi spirituali e per godere insieme i nostri tempi di lecito relax. Oggigiorno contiamo su molti mezzi per organizzare individualmente il nostro tempo, ma non possiamo dimenticare che la nostra vita si regge nella misura che stiamo non solo nella comunità, ma anche con la comunità, come ci ricordava il documento «Come dovremo essere?».

È importante essere molto attenti affinché, nel trascorrere del tempo, troviamo spazi per poter condividere in comune la vita di ogni giorno. Dobbiamo curare e rispettare sempre il tempo della ricreazione - così teresiano - come quello dei pasti comuni ed altri momenti in cui condividere con i fratelli ciò che siamo, accrescendo così i legami della nostra fraternità.

In definitiva, dobbiamo crescere nell'amore reciproco, a cui siamo stati chiamati nel Carmelo di Teresa, come lei stessa ci dice nel libro del Castello interiore: "Persuadiamoci, figliole mie, che la vera perfezione consiste nell’amore di Dio e del prossimo. Quanto più esattamente osserviamo questi due precetti, tanto più saremo perfette: la nostra Regola e Costituzioni non sono che strumento per meglio osservarli" (1M 2, 17).

Un altro aspetto che siamo chiamati a curare è quello della formazione. Da una parte, per la formazione iniziale non vale la semplice trasmissione di alcuni contenuti intellettuali. Sappiamo bene che la comunicazione del carisma si fa per osmosi e che ciò che più importa è realizzare una formazione integrale della persona che la porti a crescere sempre più nel legame con la famiglia teresiana. In questo senso ci sembra molto illuminante questa preziosa testimonianza di Maria di San Giuseppe: "Il Signore mi chiamò allo stato religioso vedendo e trattando con nostra Madre e le sue compagne, le quali muovevano le pietre con la loro ammirabile vita e conversazione, e quello che mi spinse a seguirle fu la soavità e discrezione della nostra buona Madre. E credo veramente che se coloro che hanno il compito di condurre le anime a Dio usassero lo stesso tratto e perizia che usava quella santa, ce ne sarebbero molto di più di quante ora ce ne sono".

Ma, come sappiamo bene, la formazione si estende lungo tutta la nostra vita religiosa e, pertanto, è necessario che le comunità e le province designino tempi precisi affinché i religiosi possano approfondire la loro formazione teologica e carismatica. A volte poniamo come scusa la scarsità di tempo a disposizione per trascurare la formazione; ma è evidente che, sia le nostre attività apostoliche che la qualità della nostra vita teresiana, risulterebbero gravemente danneggiate se tralasciamo la formazione.

Il Definitorio offre varie opportunità per la formazione dei frati, suore e secolari: i Corsi del Monte Carmelo, la Scuola per formatori e superiori in India (in collaborazione con la Conferenza dei Superiori maggiori dell'India), i corsi del CITeS (soprattutto il master in mistica ed i Congressi Teresiani che si possono seguire on-line su internet), le risorse per la lettura teresiana, ecc. Purtroppo la risposta delle province è scarsa, e ciò richiama la nostra attenzione. Sarebbe interessante aprire un dibattito all’interno delle circoscrizioni per capire quali sono i motivi per cui non sono molti i religiosi che frequentano questi corsi, per tentare di metterci rimedio.

Alla fine di luglio di quest’anno è stato celebrato il Congresso Internazionale Missionario, organizzato dalla Segreteria delle Missioni dipendente da questo Definitorio, con la collaborazione della rivista della Provincia di Navarra La Obra Máxima ed il Comitato internazionale per la celebrazione del Vº Centenario della nascita di Santa Teresa. P. Julio Almansa, Segretario per le Missioni, ci ha presentato le conclusioni dello stesso, unitamente al messaggio dei congressisti che è stato già inviato a tutte le circoscrizioni. Da parte del Definitorio esiste l’impegno di continuare ad appoggiare ed incoraggiare le attività missionarie. In questo senso vi comunichiamo che procede il progetto della futura fondazione in Angola. I Provinciali coinvolti (Brasile-Sud e Portogallo) nei prossimi mesi si recheranno in quel paese africano per sondare il terreno e verificarne le possibilità. Nei prossimi anni cercheremo pure di fornire a tutto l'Ordine materiali per la formazione dei nostri candidati secondo la dimensione missionaria del carisma, sia di tipo storico-geografico che dottrinale.

In quanto alle nomine effettuate in questo Definitorio, P. Antonio González, della Provincia di Castiglia, sarà il nuovo Segretario generale per il Centenario teresiano, mentre fr. Fausto Spinelli della Provincia di Genova è stato designato economo della Delegazione d'Israele. Come Rettore della comunità del Teresianum è stato nominato P. Zdenko


Križić della provincia croata e, come Superiore e Socio della Casa di Specializzazione di Roma, i PP. Gustavo Prats della provincia di Castiglia, ed Alejandro Salazar della provincia di Colombia. Ringraziamo sinceramente questi religiosi per la loro disponibilità e coloro che sono stati sostituiti per tutto il lavoro che hanno realizzato, come pure ringraziamo i loro Superiori maggiori e le province che spesso sono chiamate a compiere grandi sacrifici per mettere a disposizione questi fratelli.


Prossimamente invieremo alle province il documento definitivo su come orientarsi circa gli accordi tra le circoscrizioni nel regolamentare la presenza di una comunità di religiosi in un territorio diverso da quello della provincia di origine.

Infine vorremmo fare due promemoria: innanzitutto ci sono ancora alcune province che non hanno versato il proprio contributo economico al Centro dell'Ordine: preghiamo di farlo al più presto; mancano, poi, le statistiche di alcune circoscrizioni: è indispensabile che siano fatte pervenire entro la fine del corrente mese di settembre.

Affidiamo la nostra vita ed i nostri lavori alla Vergine Maria nella cui festività della Natività è terminata questa riunione del Definitorio, e restiamo cordialmente uniti nell’orazione. I vostri fratelli:

 

P. Saverio Cannistrà, Generale

P. Emilio J. Martínez

P. Albert Wach

P. Augustine Mulloor

P. Robert Paul

P. Marcos Juchem

P. Peter Chung

P. George Tambala

P. John Grennan


Nessun commento:

Posta un commento