sabato 26 ottobre 2013

Calliope onlus carmelitani

 

3 commenti:

  1. SECOLARE DEI CARMELITANI SCALZI - CENTRO ITALIA “ SAN GIUSEPPE”
    CORSO DI FORMAZIONE OCDS PER I CONSIGLI DELLE FRATERNITA’ ROMANE E TOSCANE
    MONECOMPATRI (ROMA), 11 – 12 – 13 OTTOBRE 2013
    Di: Maria Teresa Cristofori
    I Consigli Provinciali OCDS del territorio Romano e Toscano hanno organizzato, per i Consigli di Fraternità, un Corso di formazione OCDS che ha avuto luogo nei giorni 11-12-13 ottobre a Montecompatri, presso la “Casa San Silvestro” dei Religiosi Carmelitani Scalzi. Relatore e conduttore del Corso è stato il Rev.mo Delegato Provinciale OCDS del “Centro Italia” Padre ARNALDO PIGNA, che nella sua esposizione dottrinale ha svolto il seguente Tema: “CON IL CUORE SI CREDE” (Rom 10, 10) – “TOCCARE CON IL CUORE, QUESTO E’ CREDERE” (S. Agostino da LF, 31). P. Arnaldo ci ha parlato della FEDE, come virtù fondamentale che ci consente di metterci in comunicazione con Dio, di ascoltarlo, di lasciarci guidare da Lui e di accogliere Cristo come tesoro della nostra vita, da imitare per dare pienezza alla nostra vita interiore. E’ alla luce della fede che possiamo stabilire un rapporto intimo e profondo con Gesù, che vuole conquistare il nostro cuore, farci innamorare e portarci a ripetere, con S. Paolo: “Io vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me (Gal 2,19-20). La fede è un dono che va accolto nell’aspetto intellettuale, come capacità di “conoscere”, di stabilire un contatto misterioso con Dio in Cristo Gesù aderendo agli eventi della salvezza e, soprattutto, nell’aspetto affettivo che coinvolge direttamente il cuore, considerato nella Bibbia come il centro dell’interiorità umana e come sintesi della persona capace di sentire, decidere, volere, amare. Non a caso, perciò, l’Apostolo Paolo afferma “ Con il cuore si crede”, concetto riproposto nell’enciclica LUMEN FIDEI da Papa Francesco che, citando S. Agostino, aggiunge “Toccare con il cuore, questo è credere”. La fede, ricevuta in dono nel battesimo, è un seme che va coltivato e che deve crescere nella pratica dei sacramenti, nell’ascolto della Parola incarnata in Gesù ed interiorizzata nella preghiera che ci apre all’incontro con Lui, da accogliere e seguire per corrispondere in pienezza alla nostra vocazione alla santità. Produttivi ed interessanti si sono rivelati i gruppi di lavoro, che hanno favorito ed accresciuto la nostra conoscenza reciproca ed hanno offerto a ciascuno la possibilità di esprimere il proprio pensiero, in un cordiale scambio di idee e di pareri: un valido supporto è stato offerto ai lavori dall’Assistente Provinciale P.Ennio Laudazi e dagli altri partecipanti Religiosi. Apprezzata e assai gradita è stata la presenza per l’intera durata del Corso del Delegato Generale OCDS Padre Francisco Debastiani, che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica del giorno 12 ottobre, pronunciando una bellissima omelia proprio nella memoria di Nostra Signora Aparecida, Patrona del Brasile, suo paese di origine. La S. Messa di domenica 13 ottobre, è stata presieduta dal nostro Relatore e Delegato Provinciale OCDS Padre Arnaldo Pigna che, in tale occasione, ha ricordato il suo 50° di Ordinazione Sacerdotale e tutti ci siamo uniti a lui nel ringraziare il Signore per tale lieto evento e per ricordare le tante opere di bene da lui compiute durante la sua vita sacerdotale e religiosa, trascorsa in totale oblazione a Dio ed a servizio dei fratelli. Tutti i partecipanti si sono dimostrati pienamente soddisfatti per i contenuti e l’eccellente validità formativa del Corso frequentato. Nel pranzo finale si sono uniti a noi il Priore ed i Religiosi della “Casa S. Silvestro”, è intervenuto anche il Delegato Provinciale OCD P. Rocco Visca e tutti abbiamo brindato al 50° di Padre Arnaldo, in un reciproco scambio di auguri per un più prospero e santo avvenire di crescita nell’amore e nell’unione fraterna dell’intero Carmelo Teresiano.
    Maria Teresa Cristofori (Presidente provinciale romana OCDS)

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  2. GIORNATA DELLA FAMIGLIA CARMELITANA - TERRITORIO DELLA PROVINCIA ROMANA
    ANZIO 19 OTTOBRE 2013
    Di: Maria Teresa Cristofori
    Sabato 19 ottobre 2013, insieme a religiosi, religiose, membri delle Fraternità OCDS, di Associazioni e di gruppi di ispirazione carmelitana, ci siamo ritrovati in ANZIO (Roma), nella BASILICA DI S. TERESA DI GESU’ BAMBINO, per celebrare uniti una giornata dedicata a S. TERESA D’AVILA e dare inizio al quinto anno di preparazione al 5° Centenario della sua nascita, avvenuta in Avila (Spagna) il 28 marzo 1515. Dopo esserci soffermati nei precedenti quattro anni a leggere e meditare la Vita, il Cammino di perfezione, le Fondazioni, il Castello interiore, nel corrente anno 2013 – 2014 siamo chiamati leggere e riflettere sulle Opere brevi della Santa: le Lettere, le Relazioni, i Pensieri sull’amore di Dio, le Esclamazioni, le Poesie. Sin dall’arrivo con il bel tempo, abbiamo respirato aria di Famiglia veramente “Carmelitana” per la gentile accoglienza delle consorelle OCDS di Anzio, che hanno offerto a tutti la colazione. Dopo aver pregato l’Ora media in chiesa, ci siamo accomodati in una grande sala per ascoltare la conferenza della teologa e professoressa CETTINA MILITELLO, presentata all’assemblea dal Delegato Provinciale OCD Padre Rocco Visca. Per noi donne è stato confortante sentir parlare una donna al posto del solito conferenziere uomo e la sua presenza ci ha fatto sentire in sintonia con il pensiero della nostra coraggiosa S. Madre. Ella, infatti, pur essendo vissuta in un’epoca in cui le donne non erano considerate affatto, spinta dall’amore, con la sua forte personalità aperta al soffio dello Spirito, riuscì a realizzare, tra mille ostacoli e difficoltà, la riforma del Carmelo divenendo Fondatrice di numerosi monasteri di monache e conventi di frati. La dottoressa Militello, nel presentare un breve cenno biografico su S. Teresa, in difesa del ruolo delle donne, ha citato quanto scrisse la Santa nel suo Cammino di perfezione rivolgendosi, così, al Signore: “Quando eravate su questa terra, lungi d’aver le donne in dispregio, avete anzi cercato di favorirle con grande benevolenza “ e, nel manoscritto conservato all’Escorial, aggiunge: “Avete trovato in esse maggior amore e fede più viva che non negli uomini. Vi era tra loro la vostra Madre SS.ma, che con i suoi meriti ci aiuta e ci ottiene la grazia di portare il suo abito…Non è giusto che proprio oggi si disprezzino cuori virili e virtuosi per il solo fatto che sono di donne” (C 3, 7). Nel commentare alcune delle più note lettere della Santa, la Relatrice ha parlato di quelle indirizzate ai familiari, a grandi personaggi, a frati e a monache, evidenziando che l’interlocutore da lei più amato e preferito è stato senza dubbio Padre Girolamo Gracian. Nella stesura delle lettere S. Teresa si dimostra sempre presente a se stessa e da esse traspare il valore dell’amicizia, la spontaneità, la necessità del sentire comune nella convivenza, il parlare anima con anima. Nel dialogo con la Relatrice, sconcertante è stato l’intervento di una signora, alla quale un direttore spirituale aveva parlato di S. Teresa definendola “isterica”: a mio parere costui era certamente un “semidotto” sprovveduto e superficiale, non conosceva affatto le Opere della nostra Santa, ma solo un banale cliché su di Lei. Un sincero grazie va alla Dottoressa Militello, ai nostri Superiori, alla Comunità di Anzio e soprattutto alle consorelle OCDS che ci hanno ristorato con un delizioso pranzo: la S. Messa ha concluso questa bellissima giornata, trascorsa nella comunione fraterna , con Maria, le due S. Terese, a lode e gloria di Dio.

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  3. GIORNATA DELLA FAMIGLIA CARMELITANA - TERRITORIO DELLA PROVINCIA ROMANA ANZIO 19 OTTOBRE 2013 Di: Maria Teresa Cristofori Sabato 19 ottobre 2013, insieme a religiosi, religiose, membri delle Fraternità OCDS, di Associazioni e di gruppi di ispirazione carmelitana, ci siamo ritrovati in ANZIO (Roma), nella BASILICA DI S. TERESA DI GESU' BAMBINO, per celebrare uniti una giornata dedicata a S. TERESA D'AVILA e dare inizio al quinto anno di preparazione al 5° Centenario della sua nascita, avvenuta in Avila (Spagna) il 28 marzo 1515. Dopo esserci soffermati nei precedenti quattro anni a leggere e meditare la Vita, il Cammino di perfezione, le Fondazioni, il Castello interiore, nel corrente anno 2013 -- 2014 siamo chiamati leggere e riflettere sulle Opere brevi della Santa: le Lettere, le Relazioni, i Pensieri sull'amore di Dio, le Esclamazioni, le Poesie. Sin dall'arrivo con il bel tempo, abbiamo respirato aria di Famiglia veramente "Carmelitana" per la gentile accoglienza delle consorelle OCDS di Anzio, che hanno offerto a tutti la colazione. Dopo aver pregato l'Ora media in chiesa, ci siamo accomodati in una grande sala per ascoltare la conferenza della teologa e professoressa CETTINA MILITELLO, presentata all'assemblea dal Delegato Provinciale OCD Padre Rocco Visca. Per noi donne è stato confortante sentir parlare una donna al posto del solito conferenziere uomo e la sua presenza ci ha fatto sentire in sintonia con il pensiero della nostra coraggiosa S. Madre. Ella, infatti, pur essendo vissuta in un'epoca in cui le donne non erano considerate affatto, spinta dall'amore, con la sua forte personalità aperta al soffio dello Spirito, riuscì a realizzare, tra mille ostacoli e difficoltà, la riforma del Carmelo divenendo Fondatrice di numerosi monasteri di monache e conventi di frati. La dottoressa Militello, nel presentare un breve cenno biografico su S. Teresa, in difesa del ruolo delle donne, ha citato quanto scrisse la Santa nel suo Cammino di perfezione rivolgendosi, così, al Signore: "Quando eravate su questa terra, lungi d'aver le donne in dispregio, avete anzi cercato di favorirle con grande benevolenza " e, nel manoscritto conservato all'Escorial, aggiunge: "Avete trovato in esse maggior amore e fede più viva che non negli uomini. Vi era tra loro la vostra Madre SS.ma, che con i suoi meriti ci aiuta e ci ottiene la grazia di portare il suo abito...Non è giusto che proprio oggi si disprezzino cuori virili e virtuosi per il solo fatto che sono di donne" (C 3, 7). Nel commentare alcune delle più note lettere della Santa, la Relatrice ha parlato di quelle indirizzate ai familiari, a grandi personaggi, a frati e a monache, evidenziando che l'interlocutore da lei più amato e preferito è stato senza dubbio Padre Girolamo Gracian. Nella stesura delle lettere S. Teresa si dimostra sempre presente a se stessa e da esse traspare il valore dell'amicizia, la spontaneità, la necessità del sentire comune nella convivenza, il parlare anima con anima. Nel dialogo con la Relatrice, sconcertante è stato l'intervento di una signora, alla quale un direttore spirituale aveva parlato di S. Teresa definendola "isterica": a mio parere costui era certamente un "semidotto" sprovveduto e superficiale, non conosceva affatto le Opere della nostra Santa, ma solo un banale cliché su di Lei. Un sincero grazie va alla Dottoressa Militello, ai nostri Superiori, alla Comunità di Anzio e soprattutto alle consorelle OCDS che ci hanno ristorato con un delizioso pranzo: la S. Messa ha concluso questa bellissima giornata, trascorsa nella comunione fraterna , con Maria, le due S. Terese, a lode e gloria di Dio.

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